Tigré. L’ombra della guerra: Etiopia ed Eritrea verso un nuovo conflitto?
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Di Giuseppe Gagliano – A nord dell’Etiopia, nelle vaste terre del Tigré, l’eco della guerra non si è mai davvero spenta. Dopo due anni di tregua instabile il conflitto sembra pronto a riaccendersi, questa volta con il coinvolgimento diretto dell’Eritrea. Da settimane segnali preoccupanti si accumulano: movimenti di truppe, tensioni politiche, accuse incrociate tra i leader locali e l’ombra lunga di Asmara, che osserva la situazione con un atteggiamento che sa più di preparazione che di semplice attesa. (Notizie Geopolitiche)
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Un viaggio attraverso i secoli rivela come miti, identità e violenza si intrecciano in un equilibrio precario, dove persino la resistenza al colonialismo nasconde ombre scomode. L’Etiopia non è solo un paese, ma un palinsesto di civiltà, dove ogni strato racconta una storia diversa. (Mentinfuga)
Probabilmente anche nel tentativo di rilanciare l’immagine dell’Etiopia dopo il default sul debito occorso nel 2023, a gennaio di quest’anno il governo di Adis Abeba ha pomposamente annunciato la riapertura della borsa etiope con la quotazione di un titolo bancario: un passo molto piccolo per fare ipotizzare una concreta apertura al mercato dei capitali esteri ma, almeno, un segnale di volere chiudere la porta con il passato di un’economia fortemente sottoposta a guida dirigistica in un paese che viene spesso considerato un’economia emergente e che è il secondo più popoloso del Continente (con circa 134 milioni di persone – fonte Worldbarometer). (L'HuffPost)
Il ministro degli Esteri etiope, Gedion Timothewos, ha rilasciato una dichiarazione in un contesto di crescenti tensioni interne al Fronte di popolare di liberazione del Tigray (Tplf), firmatario dell’Accordo per la cessazione permanente delle ostilità (Coha), siglato nel novembre 2022 con il governo federale etiope. (Rivista Africa)
Etiopia ed Eritrea, due nazioni storicamente ostili, potrebbero essere vicini all’ennesimo (e sanguinoso) conflitto: ancora una volta, i contrasti sarebbero avvenuti nella regione del Tigray, nell’Etiopia meridionale al confine con l’Eritrea, che tra il 2020 e il 2022 è stata teatro di una brutale guerra civile. (Ultima Voce)