Dall'ex politico agli oligarchi, chi sono gli spiati a Nordest: «Sconcerto e indignazione»
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Assomiglia a una pesca a strascico la raccolta dei presunti spioni a Nordest. Se è vero che in tutta Italia «sono più di 800mila» le persone “attenzionate” dalla società Equalize, come sta emergendo dall’inchiesta della Dda di Milano, forse non dobbiamo meravigliarci troppo per la quantità e la varietà delle vittime sparse anche fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tranne i diretti interessati, ben inteso, che in queste ore stanno scoprendo del tutto casualmente di essere finiti nel mirino di agenti e militari infedeli, hacker provetti, investigatori più o meno improvvisati che nell’ambiente si facevano chiamare “zio bello” o “John Bologna”. (ilgazzettino.it)
Su altri media
In una conversazione del gennaio del 2023 alcuni presunti appartenenti alla banda dei dossieraggi, tra cui Giulio Cornelli e Nunzio Calamucci, "discutono dell'implementazione del D.B.", ossia "l'archivio interno del gruppo contenente anche le informazioni di polizia", coi "dati di tutti i prefetti ed i magistrati". (Tiscali Notizie)
Non solo i colossi dell’economia e della finanza: tra i clienti del gruppo di spionaggio di Milano, a quanto pare, c’era persino la Chiesa. (Il Fatto Quotidiano)
Sono stati sottratti 800 mila fascicoli, con obiettivi di alto profilo come il presidente Sergio Mattarella e il presidente del Senato. Cinquantuno persone risultano indagate in un’operazione che i magistrati hanno definito “una minaccia per la democrazia”. (Red Hot Cyber)
Se l'attività di poliziotti e militari infedeli, di funzionari di banca svelti con la tastiera e il mouse, nel cercare dati da catalogare e poi da diffondere, ha riguardato in Italia più di 800mila persone, alcune di queste hanno i loro interessi fra Tofana e Cristallo. (ilgazzettino.it)
Stando alle ipotesi degli inquirenti, che indaga su presunti dossieraggi illegali che avrebbero riguardato anche figure di spicco delle istituzioni, compresi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Senato Ignazio La Russa, sarebbero in totale oltre 800mila le persone che potrebbero essere state spiate con accessi abusivi alle banche dati. (L'Unione Sarda.it)
La vicenda è descritta nella maxi-informativa redatta dai Carabinieri e depositata agli atti del fascicolo: “Le analisi forensi”, scrivono gli investigatori, “hanno permesso di accertare l’interessamento in intercettazioni illecite a carico di Jacobs e del suo staff” da parte di due indagati, Lorenzo Di Iulio e Gabriele Pegoraro (quest’ultimo è a capo della società Bitcorp, che realizzava intercettazioni anche per la Procura milanese). (Il Fatto Quotidiano)