Torna la notte di San Lorenzo stelle e candele

Torna la notte di San Lorenzo stelle e candele
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L'appuntamento questa sera nel centro storico, che sarà illuminato da 40mila fiammelle : Vetralla – Riceviamo e pubblichiamo – A Vetralla stasera 10 agosto è la notte più suggestiva dell’anno, quella di San Lorenzo stelle e candele. L’associazione Vetralla centro storico, guidata dall’infaticabile e determinata Giovanna Goddi, con il patrocinio del comune di Vetralla e la collaborazione delle tante associazioni presenti sul territorio, ma anche di semplici cittadini, si appresta a far vivere allo spettatore, dalle 21,30 in poi, un’esperienza immersiva, fatta di musica, di 40mila fiammelle accese, di giochi e di disegni, di immagini, di fantasia e di colori che accenderanno i vicoli di Vetralla. (Tuscia Web)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Perseidi si riferisce ai «nati di Perseo». Il 10 agosto è il giorno delle stelle cadenti. (Corriere della Sera)

La natura ha reso possibile che orbita della cometa e orbita della Terra quasi si sfiorino e quindi grazie a questo fenomeno cosmico, si rende possibile l’attrazione gravitazionale di polvere e detriti che la cometa si lascia dietro (la sua coda) arricchendo con ciò lo spazio interplanetario. (il Resto del Carlino)

Si tratta delle meteore Perseidi, note anche come le Lacrime di San Lorenzo. Come spiega Walter Riva dell’Osservatorio Astronomico del Righi, le Perseidi non sono stelle che cadono ma minutissima polvere di cometa, originata dalla Swift-Tuttle, una cometa periodica che passa ogni circa 133 anni (l’ultima volta nel 1992). (IVG.it)

Esprimete un desiderio, è la Notte di San Lorenzo

Intervista di Monia Parente. (Vatican News - Italiano)

Ad ognuno di noi è capitato di godere dello spettacolo che offrono le stelle durante una serata dal cielo limpido e di aver provato un'incredibile sensazione di relax. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

"San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla...", scriveva Giovanni Pascoli nella sua X Agosto. Allora come oggi la notte del 10 agosto si guardava il cielo, credendolo un po' più speciale rispetto agli altri giorni. (Il Capoluogo)