VdA Aperta vicina a Comuni e popolazione colpiti

VdA Aperta vicina a Comuni e popolazione colpiti
Valledaostaglocal.it INTERNO

Valle D’Aosta Aperta è vicina ai Comuni colpiti dagli eventi meteo di ieri. Il ripetersi di fenomeni sempre più estremi, come intensità e durata, è frutto del cambiamento climatico. Serve una politica resiliente, che fermi il consumo del suolo e che costruisca a livello globale un'alternativa all'attuale modello di sviluppo estrattivista e capitalista. In attesa di un completo cambio di azione politica che vada sempre più a tutela dei territori e sempre meno verso la distruzione del capitale naturale, ci auguriamo che il Governo deliberi in via prioritaria nel prossimo Consiglio dei Ministri lo stato d’emergenza. (Valledaostaglocal.it)

La notizia riportata su altre testate

Leggi tutta la notizia Un immenso grazie a vigili del fuoco, Protezione... (Virgilio)

Così avviene in Francia, lo Stato compra la casa e il proprietar… Che intende con spostare le case? «Che chi ha una casa colpita da un’alluvione e quindi in zona a rischio deve trasferirsi altrove con l’aiuto dello Stato. (La Stampa)

Gli interventi per prevenire e mettere in sicurezza il Paese contro la crisi climatica servono ora, e dovrebbero essere ordinari e non solo emergenziali (Vegolosi.it)

Troppa pioggia in Piemonte e Valle d'Aosta, Barbero (Arpa): «Siccità o piena, il problema è l'evento estremo»

Piemonte e Val d’Aosta piegate dalle alluvioni in piena estate, molto colpiti anche i versanti alpini francese e svizzero. Secondo il climatologo Massimiliano Fazzini è presto per parlare di evento estremo e il caso ha voluto che due masse d’aria contrarie e opposte si scontrassero proprio sulle montagne. (LifeGate)

Un’impressionante linea di temporali rimasta stazionaria per ore dalla bassa Valsusa verso nord-est è stata responsabile sabato pomeriggio di nubifragi alluvionali nelle valli di Lanzo, del Gran Paradiso, della Valle d’Aosta centro-orientale e dell’Ossola, mentre sulle vicine pianure pedemontane si abbattevano grandinate distruttive e violentissime raffiche di vento. (La Repubblica)

«Il 2024 ha già raggiunto un record negativo: in Piemonte solo nei primi 6 mesi dell’anno si è verificata la stessa quantità di precipitazioni che, di solito, si manifesta in un anno. Secondo Barbero, presidente di Arpa Piemonte, descrive una crisi climatica che non conosce vie di mezzo. (Corriere della Sera)