ANTONIO TAJANI (FORZA ITALIA): “SALVINI AL VIMINALE ? MI PARE CHE CI SIA GIA’ PIANTEDOSI”
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“Rimpasto? Non c’è bisogno di nessun rimpasto. Di solito, si fa quando le cose non funzionano e questo governo invece sta facendo benissimo, sta lavorando alla grande: al momento non c’è bisogno di cambiare niente”. Lo afferma, in un colloquio con “Il fatto quotidiano”, il vicepremier, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani (Agenda Politica)
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Se due indizi fanno una prova, ormai il leader della Lega l’ha ripetuto così tante volte che è normale essersi fatti l’idea che sotto sotto ci stia pensando davvero. E che magari, nonostante le smentite (“mi trovo bene a fare quello che faccio”, “ho stima dell’attuale ministro”) stia anche lavorando sotto traccia per raggiungere l’obiettivo. (Nicola Porro)
In chiaro, i toni sono all'insegna della distensione. Galeazzo Bignami, capogruppo Fdi alla Camera e fino a poche settimane fa numero due di Matteo Salvini al ministero delle Infrastrutture, allontana con diplomazia lo scenario di un rimpasto (il Giornale)
«Un mio ritorno al Viminale nel 2025? Siamo tutti nelle mani del buon Dio». L'argomento sembrava chiuso solo pochi giorni fa, dopo il faccia a faccia tra la premier Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini. (Corriere della Sera)
Il leghista, pur rinnovando la sua fiducia a Matteo Piantedosi, dal giorno dell’assoluzione sul caso Open Arms è in pressing su Palazzo Chigi per riprendersi ciò che ritiene gli spetti di diritto. (Nicola Porro)
«Ragioneremo con Giorgia». Neanche il tempo di tornare a rimettere «nelle mani del buon Dio» l’idea di un suo ritorno al Viminale che per Matteo Salvini già arriva secca la nuova smentita di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario e braccio destro di Meloni. (ilmessaggero.it)
“Da 36 anni lavoro al Viminale e nessuno meglio di me può comprendere i sentimenti di Salvini, in primis la gratitudine verso forze di polizia, vigili del fuoco, prefetture, apparati del dicastero: migliaia di uomini e donne impegnati a garantire la sicurezza. (LAPRESSE)