Dall'omicidio dello zio nell'altoforno alla fuga in Maserati, chi è Giacomo Bozzoli e perché è ricercato

Dall'omicidio dello zio nell'altoforno alla fuga in Maserati, chi è Giacomo Bozzoli e perché è ricercato
Gazzetta del Sud INTERNO

Giacomo Bozzoli, 39 anni, è attualmente latitante dopo l'ergastolo in via definitiva per l'omicidio dello zio, Mario Bozzoli, nel 2015. Ecco le tappe della vicenda L' 8 ottobre 2015 l'imprenditore Mario Bozzoli , 50 anni, titolare insieme al fratello Adelio della fonderia di famiglia, la Bozzoli srl, scompare nel nulla a Marcheno (Brescia) . Le ricerche si concentrano intorno all'azienda e i sospetti puntano presto sul nipote Giacomo Bozzoli, che lavora anche lui in fonderia. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altre fonti

Alle 5.51 del 23 giugno è stato registrato un passaggio della Maserati Levante intestata a Giacomo Bozzoli dal portale di Manerba, in provincia di Brescia, due minuti più tardi da quello di Desenzano e un minuto successivo alle 6.03. (AltaRimini)

Ma adesso, come riporta Repubblica è emerso qualche dettaglio in più su questa rocambolesca fuga. E così è scattata la ricerca in tutta Europa. (Liberoquotidiano.it)

Con un passaggio della sua Maserati Levante rilevato alle 5.51 del 23 giugno da Manerba, in provincia di Brescia. I carabinieri hanno ricostruito l’ultimo percorso di Bozzoli prima di sparire. (Open)

Giacomo Bozzoli in fuga, il padre Adelio: “Ho avuto un mezzo infarto, non so davvero dove si trovi”

Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)

Giacomo Bozzoli è infatti accusato di aver ucciso Mario Bozzoli l’8 ottobre 2015 e di aver poi gettato il suo cadavere nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno, vicino Brescia. I vicini dicono di non vederlo da almeno una settimana ma la sua latitanza si è ufficializzata il 1 luglio, quando la sentenza di condanna all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario è diventata definitiva: a quel punto Bozzoli era già scomparso, scatenando una caccia all’uomo in tutta Europa. (Il Fatto Quotidiano)

Contattato al telefono dall’Ansa, risponde così Adelio Bozzoli, padre di Giacomo, il 39enne condannato all'ergastolo per la morte dello zio Mario e svanito nel nulla dopo la sentenza della Cassazione. Adelio, che a differenza del figlio era presente in aula a Roma e, dopo la lettura della sentenza aveva commentato “sono distrutto”, ha sempre creduto nell’innocenza del figlio. (IL GIORNO)