I discorsi di M
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I tre pilastri della retorica vengono animati anche nei discorsi parlamentari, soprattutto durante dibattiti come quelli recenti sul manifesto di Ventotene, documento che Giorgia Meloni non considera espressione della "sua" Europa. In questo intenso clima di pathos – ma ancor più di ethos politico – mi è sembrato quasi bizzarro concludere la serie M – Il figlio del secolo di Joe Wright, basata sull'omonimo romanzo di Antonio Scurati e presentata a Biennale Cinema 2024, proprio nello stesso giorno in cui la premier ha infiammato i partiti di opposizione come solo poche volte con le sue dichiarazioni e citazioni decontestualizzate sul manifesto di Ventotene. (Salto.bz)
Ne parlano anche altre fonti
Lei è una bravissima attrice, però lì si vede che gliela avevano un po' scritta. "Non è roba sua, non viene da lei. (Secolo d'Italia)
In effetti la premier poteva contestualizzare il Manifesto di Ventotene, dato che l’unica alternativa al nazifascismo era allora in Italia (sic) lo stalinismo. La vera discussione politica non dovrebbe riguardare le secche di Ventotene, un buon escamotage per Giorgia Meloni utile a sviare la discussione sulla posizione dell’Italia “ReArm” o “disarm” Europe. (L'Opinione)
“Non ce ne facciamo niente di una presidente del Consiglio donna che non si batte per migliorare le condizioni di lavoro di tutte le donne”. (la Repubblica)
Daniele Capezzone 23 marzo 2025 Ma poi ci pensi meglio, e allora non ridi più, e anzi ti immalinconisci. (Liberoquotidiano.it)
La manifestazione per 'difendere' il Manifesto fondativo dell'Europa (LAPRESSE)
"Un modo - spiegano i consiglieri - per portare ancora al… (La Repubblica Firenze.it)