7 ottobre, la testimonianza di Elana Kaminka madre di un soldato ucciso

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Ottobre, la testimonianza di Elana Kaminka madre di un soldato ucciso Un anno fa il brutale attacco di Hamas nel sud di Israele. In poche ore furono uccise 1.400 persone. Da allora il Medio Oriente è piombato in incubo che non accenna a finire. Servizio di Alessandra Buzzetti Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Ne parlano anche altri giornali

A un anno dal massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas nel sud di Israele, a cui seguì lo scoppio della guerra a Gaza, il Medioriente e il mondo sono con il fiato sospeso per l'atteso attacco dello Stato ebraico all'Iran. (La Stampa)

Il 7 ottobre di un anno fa miliziani di Hamas attaccavano villaggi e kibbutz seminando il terrore nel sud di Israele e infliggendo allo Stato ebraico il più grave colpo e il peggiore trauma collettivo dalla sua fondazione nel 1948. (ISPI)

Il Kibbutz di Be'eri è stato uno dei più colpiti il 7 ottobre. Su 1200 persone che ci vivevano, sono state uccise sul posto 90 persone. Trentasette furono sequestrate, 21 liberate e 3 sono ancora a Gaza. (La Stampa)

'Biden-Herzog ribadiscono l'impegno per un accordo a Gaza'

Secondo le ultime ricostruzioni delle autorità israeliane, nelle mani di Hamas ci sono ancora più di 60 ostaggi vivi. Gli ostaggi israeliani centrali per le trattative con Hamas (Today.it)

Si teneva esattamente un anno fa l’attacco di Hamas contro Israele che ha infiammato il Medioriente. Le celebrazioni sono cominciate a Reim con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese. (Sky Tg24 )

Nella loro telefonata per commemorare le vittime del 7 ottobre, Joe Biden e il presidente israeliano Isaac Herzog "hanno ribadito il loro impegno a raggiungere un accordo a Gaza che riporti a casa gli ostaggi, metta in sicurezza Israele, allevi le sofferenze dei civili palestinesi e apra la strada a una pace duratura, con Hamas che non sarà mai più in grado di controllare Gaza o di ricostituire le sue capacità militari". (QUOTIDIANO NAZIONALE)