Wimbledon - Berrettini: "Ho detto a Sinner di andare fino in fondo, di andare a vincere"

Wimbledon - Berrettini: Ho detto a Sinner di andare fino in fondo, di andare a vincere
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Dall'inviato a Wimbldeon. Matteo Berrettini ha parlato a margine della Sì, stavo pensando che alla fine perdo sul Centrale e non devo giocare lì. Battute a parte credo che la dica lunga su come mi senta sull'erba e su quanto questo torneo si speciale. L'anno scorso con Carlos ero set e palla break a inizio secondo. Con Novak lo sappiamo. E' un posto speciale e la cosa più bella comunque che ci siamo già detto con Francisco (Roig) è che ci sono cose che possono essere migliorate e che c'è margine. (Eurosport IT)

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Per la cronaca l'altoatesino si è imposto sul romano col punteggio di 7-6, 7-6, 2-6, 7-6 dopo oltre tre ore e quaranta di gioco. Al terzo turno affronterà il serbo Miomir Kecmanovic, numero 52 della classifica Atp, che ha eliminato in cinque set l'olandese Tallon Griekspoor. (Vanity Fair Italia)

Alla fine ha vinto il numero uno del mondo in quattro set 7-6, 7-6, 2-6, 7-6 con tre tie break e dopo un incontro che ha fatto registrare una prestazione straordinaria di entrambi i tennisti italiani. Sinner e Berrettini danno spettacolo ma era troppo presto perché uno dei due uscisse da Wimbledon. (Secolo d'Italia)

Che partita! Alla fine ha vinto il favorito, Jannik Sinner, come tutti pronosticavano. Ma non è questa la storia più importante. Non l’unica. (il manifesto)

Berrettini ko con Sinner, la frase rubata: "Vai a prendertelo" – Libero Quotidiano

Grandi ascolti per Wimbledon in esclusiva su Sky: ieri il match tra Sinner e Berrettini - in diretta dalle 19.50 alle 23.32 - ha registrato il secondo miglior ascolto di sempre per un incontro del torneo londinese, con 981 mila spettatori medi in Total Audience (il dato comprende le visioni su big screen e Sky Go), il 5,4% di share tv e 2 milioni 231 mila spettatori unici (. (Sky Sport)

Non la straordinaria efficienza di Jannik Sinner, capace — tra luci e ombre — di fare punto quando più conta (è finita 156 a 141: divario nettissimo), cioè nei tre tie break che hanno deciso the italian clash a Londra, essendo lui il predestinato: l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. (Corriere della Sera)

Il romano ha speso parole al miele per il suo avversario: “Penso che abbia sbagliato tre palle in tutto il match e non mi abbia dato ossigeno — ha aggiunto in conferenza dopo il match —. (Liberoquotidiano.it)