Il Fatto di domani. Ambiente, alla Cop29 si registra un fallimento annunciato. Movimento 5 Stelle, gli iscritti votano sul futuro e i contestatori gridano: "Dimettevi, siete come il Pd"

Il Fatto di domani. Ambiente, alla Cop29 si registra un fallimento annunciato. Movimento 5 Stelle, gli iscritti votano sul futuro e i contestatori gridano: Dimettevi, siete come il Pd
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

COP29 VERSO IL FALLIMENTO, TRA L’ESERCITO DEI LOBBISTI E LA RABBIA DI GRETA. “Mentre la Cop29 sta arrivando alla sua fine, non dovrebbe essere una sorpresa che un’altra Cop stia fallendo. La bozza attuale è un completo disastro. Ma perfino se le nostre aspettative sono quasi a zero, noi non dobbiamo reagire a questi continui … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

A Baku viene approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero. Dopo due settimane di negoziati, alla Cop29 di Baku passa l'accordo sull'aumento degli aiuti climatici ai paesi in via di sviluppo. (ilmessaggero.it)

Alla Cop29 di Baku sul clima è stato trovato l'accordo nel cuore della notte. Una cifra che tuttavia non fa felici tutti. (Il Giornale d'Italia)

BAKU – La partita di Baku ha ora in palio duecento miliardi di dollari: sono la differenza tra l’ultima “concessione” dei Paesi ricchi e quanto vorrebbero i Paesi in via di sviluppo. E possono trasformare questa 29esima Conferenza Onu sul clima in una sconfitta per tutti. (la Repubblica)

Aiuti pubblici invece di prestiti: il grido dei poveri per il clima

Dopo due settimane di negoziati passa l'accordo sull'aumento degli aiuti climatici ai paesi in via di sviluppo. A Baku viene approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero (Sky Tg24 )

In un'intervista rilasciata alla radiotelevisione pubblica svizzero tedesca SRF prima dell'accordo, il «ministro» dell'ambiente e dell'energia Albert Rösti ha definito eccessive le aspettative dei paesi in via di sviluppo. (Corriere del Ticino)

La cifra di 100 miliardi di dollari decisa nel 2009 risulta obsoleta in base alle necessità, stimate dagli esperti nominati dalle Nazioni Unite in almeno 1.300 miliardi. I Paesi poveri chiedono, però, che gran parte di questi sia data in forma di aiuti pubblici e non come ora – il 69 per cento tra 2021 e 2022 – di prestiti per non aggravare il debito, già enorme: una su tre spende più per ripagare i passivi che per salute, istruzione e ambiente. (Avvenire)