“Cambiare è possibile”. La Bild elogia la strategia di Meloni sui migranti

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il Giornale ESTERI

Nella Germania in bilico, senza un governo operativo e con una grande crisi interna, i cittadini sono spaesati e in vista del voto di febbraio cercano chi può risolvere i loro problemi. Uno di questi è l'immigrazione irregolare, con conseguente incremento dell'insicurezza nella gran parte delle città. L'attentato di Magdeburgo del 20 dicembre è solo l'ultimo di una lunga serie di eventi terroristici che hanno contribuito a destabilizzare il Paese. (il Giornale)

Su altri media

Massimo Giannini Cecilia libera, un inno al giornalismo e un successo di Meloni (la Repubblica)

Durante la crisi del debito sovrano dell'inizio del decennio scorso, il termine spread è diventato tristemente noto dalle nostre parti. Negli anni successivi è poi rimasto tra i parametri a cui guardare, non senza una certa ansia, per misurare l'affidabilità dei governi: ebbene, se è così, il governo guidato da Giorgia Meloni sotto questo punto di vista ha ottenuto risultati tangibili. (il Giornale)

Ovvero ''a differenza del governo di Olaf Scholz è stata in grado di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Bild elogia la politica di Meloni sui migranti: "Cambiare è possibile"

A oltre due anni dal suo insediamento, qual è la cifra del governo Meloni? Se lasciamo da parte le opinioni degli osservatori più prevenuti, possiamo notare una certa convergenza su un concetto: il governo Meloni è stabile e rispettato, ma lo è anche, se non soprattutto, perché la sua politica economica è in sostanziale continuità con quella di Draghi e con le raccomandazioni dell’Europa. (ilmessaggero.it)

Secondo il giornale, Meloni sarebbe riuscita là dove il governo tedesco guidato da Olaf Scholz ha incontrato difficoltà, facendo della questione migratoria una priorità fin dall’inizio del suo mandato. (Stranieri in Italia)

Segno di forza oppure di debolezza e paura sulla totale affidabilità dei suoi alleati? Al di là della valutazione che si potrà dare della scelta della Meloni sul cammino istituzionale della legge finanziaria, è certo che la volontà imposta di non accettare alcuna discussione in commissione prima e in aula dopo, è stata un’ulteriore conferma di quale forma di Stato ha in mente, con la marginalizzazione se non proprio con l’esclusione del confronto con i rappresentanti eletti del popolo italiano. (articolo21)