Pensioni: aumento delle minime. Di 1,8 euro al mese
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Il tema delle pensioni in Italia è da sempre al centro del dibattito politico ed economico, un argomento che tocca direttamente la vita di milioni di cittadini. Con l'avvicinarsi del 2025, le nuove disposizioni in materia di rivalutazione delle pensioni minime stanno sollevando interrogativi e preoccupazioni. Ma cosa significa realmente l'aumento di 1,8 euro al mese per i pensionati italiani? E come si inserisce questo incremento nel contesto economico attuale, caratterizzato da un'inflazione che sembra non dare tregua? Il recente decreto dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha stabilito un incremento dello 0,8% per le pensioni minime, portando l'importo mensile da 614,77 euro a 616,57 euro. (La Voce di Rovigo)
Su altri giornali
Si va verso un nuovo aumento degli assegni per le pensioni. (Valledaostaglocal.it)
Chi riceve il trattamento garantito avrà un bonus pari soltanto a 1,80 euro al mese netti. Duro colpo per le pensioni minime, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei numeri sull'inflazione e quindi dei ricalcoli per il 2025 degli assegni pensionistici. (QuiFinanza)
Rivalutazioni al lumicino quelle che interesseranno le pensioni nel 2025. Tale valore è stato ufficializzato dal decreto del 15 novembre 2024 del ministro dell’Economia di concerto con quello del Lavoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 novembre. (Wall Street Italia)
Doccia fredda per chi si aspettava un aumento “corposo” sulle pensioni minime: le cifre si sono dimostrate molto al di sotto delle aspettative per i diretti interessati. Pensioni minime: aumento delude le aspettative (lentepubblica.it)
Poche sono le novità che ha introdotto il governo Meloni per il 2025 in materia previdenziale. Una novità che potrebbe consentire ad alcuni di questi contribuenti, che rispettano determinati requisiti, di andare in pensione già a 65 anni e 8 mesi di età. (InvestireOggi.it)
E per Forza Italia che da sempre ha tra le sue bandiere il traguardo berlusconiano dei 1.000 euro. Un caffè al bar, magari macchiato, offerto dallo Stato. (la Repubblica)