Spara dall’auto e uccide la ex: choc a Roma. Si costituisce poche ore dopo

Spara dall’auto e uccide la ex: choc a Roma. Si costituisce poche ore dopo
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Avvenire INTERNO

Ansa Il turno di lavoro appena concluso come fisioterapista nella casa di cura Villa Sandra in zona Portuense a Roma, dove aveva raggiunto da poco la tranquillità di un lavoro stabile. La telefonata al figlio di 9 anni che l’attendeva: «Amore, adesso mamma viene a prenderti» a casa dei nonni. Un pezzo di strada percorso con una collega tra le chiacchiere per raggiungere la macchina. Una smart che si accosta, in cui Manuela Petrangeli riconosce l’ex compagno Gianluca Molinaro. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

Manuela Petrangeli, fisioterapista di 50 anni, è stata uccisa a colpi di fucile dal suo ex compagno Gianluca Molinaro mentre stava entrando in macchina per andare a prendere il figlio dai nonni. Il delitto è avvenuto in pieno giorno nel quartiere Portuense di Roma (Panorama)

E’ stata prop… (Repubblica Roma)

(Adnkronos) – “Gianluca mi ha telefonato poco dopo le 14. Biascicava, mi ha detto ‘le ho sparato’ e quando ho capito ho pensato di essere finita in un incubo”. A parlare all’Adnkronos è Debora Notari, ex compagna di Gianluca Molinaro, l’operatore socio sanitario reo confesso dell’omicidio di Manuela Petrangeli, fisioterapista 51enne. (OglioPoNews)

Manuela Petrangeli uccisa, la prima compagna del killer: «Mi ha telefonato e mi ha detto "spero sia morta", così l'ho convinto a consegnarsi»

«Maledetto, maledetto da Dio», grida mamma Patrizia accudita da parenti e amici. «Lo dovevamo ammazzare prima», sono le parole di dolore che arrivano in cortile, come «bestia» e «bastardo maledetto». (ilmessaggero.it)

La vittima Manuela Petrangeli era una professionista stimata, descritta dai colleghi come una persona solare e dedicata al suo lavoro. (BlogSicilia.it)

«Non so come ho fatto a convincerlo, sono rimasta al telefono con lui per 40 minuti fino a quando non mi ha passato un carabiniere. Ora non so che dire a mia figlia ma ciò che ho fatto era doveroso». (ilmessaggero.it)