Elezione Trump, Bonelli: Saranno "dazi amari" per l'Italia e l'Ue
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"Saranno "dazi amari" per l'Italia e l'Ue. Trump lavorerà per costruire un'internazionale sovranista volta a demolire l'Europa e i diritti sociali, civili e ambientali". Così il deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli (Corriere TV)
La notizia riportata su altre testate
“Se non fermano questo assalto di criminali e droga nel nostro Paese, imporrò immediatamente una tariffa di base del 25% su tutto ciò che inviano negli Stati Uniti d’America con picchi del 75%”. (Nicola Porro)
I rapporti con la Cina resteranno all’insegna dei dazi, ma c’è chi nel paese preferisce Trump a Harris. Sull’Ucraina è probabile che Donald Trump ridurrà l’impegno degli Stati Uniti, ma la pace in 24 ore è impossibile. (LifeGate)
Quanto è accelerato il polso della nostra economia davanti all’intenzione del neo presidente Usa di introdurre tariffe sulle importazioni tra il 10 e il 20 per cento? Trump ha annunciato, già in campagna elettorale, di voler rendere di nuovo ricchi gli Stati Uniti anche attraverso i dazi sulle merci in entrata. (il Resto del Carlino)
Con Kamala Harris l’Europa avrebbe avuto una sensazione di scampato pericolo, ma non sarebbe cambiato molto. Anche lei aveva un'agenda orientata al protezionismo e avrebbe attuato un progressivo disingaggio dalla guerra in Ucraina perché costretta da un congresso diviso», spiega Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano. (Corriere della Sera)
Potrebbero essere gli effetti dell'elezione di Trump a quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti d'America. Il «tycoon» ha infatti condotto una campagna elettorale particolarmente rivolta ai dazi da imporre alle importazioni di prodotti dalle nazioni estere: dal 10 al 20% per qualsiasi paese del mondo (e per questo trema anche l'Italia, soprattutto per l'agroalimentare), del 60% per le importazioni dalla Cina. (Corriere della Sera)
Ad affermarlo è Micaela Pallini, presidente di Federvini, intervistata dall'Adnkronos all'indomani della vittoria di Donald Trump e della sua prossima presidenza degli Stati Uniti evidenziando che "scenari di incertezza si aprono all'orizzonte per le esportazioni dell'agroalimentare made in Italy, con il rischio di nuove barriere anche per i vini, settore trainante dell'export". (Adnkronos)