L'uscita della Belloni è il primo effetto del cambio della guardia a Washington
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Ci sono due date che lasciano perplessi nella vicenda delle dimissioni di Elisabetta Belloni dal DIS, l'organismo che coordina i nostri servizi segreti: il 19 dicembre, giorno dell'arresto della giornalista Cecilia Sala a Teheran, e il 23 dicembre, giorno in cui la Belloni comunica alla Premier, Giorgia Meloni, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, la sua decisione di dimettersi dall'incarico, cosa che farà il 15 gennaio. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
Tanti i dossier sul tavolo della premier Giorgia Meloni, che domani alle 18 riunirà i suoi ministri a Palazzo Chigi per il primo Cdm del 2025. Prima la lunga conferenza stampa di inizio anno in programma giovedì, seguita dal Consiglio dei ministri. (Adnkronos)
Il piglio e la determinazione di Elisabetta Belloni non sembrano scalfiti. «Il tritacarne in cui sono finita in questi giorni mi impone di chiarire quanto è successo e soprattutto di sgomberare il campo da illazioni che fanno male non tanto a me quanto al Paese, soprattutto in un momento così delicato». (Corriere Roma)
Delle dimissioni di Elisabetta Belloni dal Dis, il dipartimento che per legge coordina e monitora le attività di intelligence interne ed estere, si è detto di tutto e di più. Caso con il quale sono strettamente connesse le dimissioni dell’ambasciatrice italiana che fu messa ai vertici dell’intelligence da Mario Draghi e confermata da Giorgia Meloni, che le ha poi a suo tempo affidato anche la gestione del G7 a presidenza italiana. (Il Dubbio)
Getting your Trinity Audio player ready... La direttrice del Dis dimissionaria, al Corriere della Sera: "Sono finita in un tritacarne, sul caso Sala ho fatto il mio dovere" (Dire)
"Una cosa ci tengo a dirla ed è l’unico motivo che mi fa rompere il riserbo che mi sono imposta in tutti questi mesi: non vado via sbattendo la porta". (L'HuffPost)
La nomina del direttore generale dei Servizi segreti spetta alla premier Giorgia Meloni, dopo aver acquisito il parere del Cisr: si tratta quindi di un incarico che sul piano formale non richiede il via libera del Consiglio dei ministri, convocato per giovedì alle ore 18 dopo la lunga conferenza stampa di inizio anno della premier. (Tiscali Notizie)