Elezioni in Iran: astensionismo e calo del sostegno tra gli elettori

Elezioni in Iran: astensionismo e calo del sostegno tra gli elettori
Affarinternazionali ESTERI

Il primo turno delle elezioni presidenziali iraniane ha rivelato una contrazione del sostegno sia per i riformisti che per i conservatori, anche se alcuni elettori stanno spingendo per un cambiamento sostenendo l’unico candidato riformista, dicono gli analisti. Masoud Pezeshkian, il candidato riformista, e l’ultraconservatore Saeed Jalili hanno guidato le votazioni volte a sostituire il defunto presidente ultraconservatore Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero il mese scorso. (Affarinternazionali)

La notizia riportata su altri giornali

Queste elezioni anticipate coincidono con l’intensificazione delle tensioni regionali dovute all’attuale guerra tra Israele e Hamas (supportato da Teheran) e la crescente crisi tra lo Stato ebraico e gli sciiti Hezbollah in Libano; ma anche dalla cicatrice creata tra Gerusalemme-Tel Aviv e Teheran dopo il primo attacco diretto iraniano contro lo Stato israeliano. (L'Opinione delle Libertà)

Il 28 giugno c’è stato il primo turno di voto e il ministero dell’Interno di Teheran ha annunciato ufficialmente che al ballottaggio del 5 luglio si sfideranno il candidato riformista Massud Pezeshkian e l’ultraconservatore Said Jalili, con il primo che ha ottenuto nel primo round un maggior numero di preferenze. (Avanti Online)

L'affluenza è stata intorno al 40%, il dato più basso nella storia della Repubblica islamica. Nessuno dei candidati ha raggiunto la quota necessaria per essere eletto e venerdì 5 luglio si terrà il ballottaggio tra il riformista Masoud Pezeshkian, che ha ootenuto circa 10,4 milioni di voti, e l'ultraconservatore Saeed Jalili, che si è fermato a 9,4 milioni di preferenze, secondo i dati riportati dall'agenzia ufficiale iraniana Irna. (Today.it)

Iran, elezioni presidenziali: al primo turno vince il riformista Pezeshkian (42% dei voti)

Pezeshkian, alleato dei cosiddetti “riformisti”, ha ottenuto il 42,4% di voti, mentre invece Jalili, leader del partito più fondamentalista dell’Iran, il Fronte della stabilità della Rivoluzione islamica molto vicino alla Guida suprema, ha raccolto il 38,6% dei consensi. (L'HuffPost)

Gli iraniani saranno chiamati alle urne il 5 luglio per decidere al ballottaggio chi tra il riformista Massud Pezeshkian e l’ultraconservatore Said Jalili sarà il nuovo presidente, dopo la morte in un incidente di elicottero di Ebraim Raisi lo scorso 19 maggio. (Notizie Geopolitiche)

Lo dimostrano i dati diffusi sabato dal Ministero dell’Interno del paese.Secondo il Ministero, il riformista e cardiochirurgo Masoud Pezeshkian ha vinto il primo turno delle elezioni con circa il 42% dei voti. (Agenzia askanews)