Prof. Mariani: "Non c'è allarme infortuni. In questa fase non può avere influenza la fatica"

Prof. Mariani: Non c'è allarme infortuni. In questa fase non può avere influenza la fatica
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Prof. Mariani: "Non c'è allarme infortuni. In questa fase non può avere influenza la fatica" Il professor Pier Paolo Mariani, chirurgo ortopedico della clinica Villa Stuart, analizza gli infortuni nel calcio. Dopo i ko di Zapata e Bremer nel giro di pochi giorni, il mondo del pallone si sta chiedendo i motivi di questa catena di crociati che cedono. "Non c’è un allarme infortuni, ma bisogna avere un parametro statistico. (Tutto Napoli)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Più si gioca e più ci si fa male, non è una considerazione emotiva ma è una constatazione scientifica legata all’esposizione al rischio. Tencone (Isokinetic): "Infortunio al crociato, dati sorprendenti. (TUTTO mercato WEB)

Sembra quasi una maledizione della Serie A, in realtà lo è per qualunque competizione. Perché nell'ultima settimana ci sono state tre rotture del legamento crociato, da Alessandro Circati del Parma a Gleison Bremer della Juventus, per finire con Duvan Zapata del Torino. (Tutto Napoli)

Saltano legamenti del crociato, associati anche a lesioni del menisco, e molti osservatori - e anche gli stessi calciatori - lamentano che così gli atleti pagano il prezzo di un calendario di partire già fitto. (Adnkronos)

Rigo sugli infortuni: "Lesioni? Genesi multifattoriale. Il calcio è cambiato"

Se c’è un dato che impressiona in questa Serie A, è il numero degli infortunati: 76 (settantasei, proprio così) finora, dopo sette partite. Ma a preoccupare sono i tipi di infortunio: perché di quei settantasei, tredici sono per rottura del legamento crociato. (Il Fatto Quotidiano)

Passando anche per Ter Stegen il portiere del Barcellona. Senza dimenticare anche Florenzi del Milan e Scamacca dell'Atalanta infortunatisi nella fase di pre-campionato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Rodri, Bremer, Carvajal e ora anche Zapata: l'infortunio al crociato, nel mondo del calcio - ma non solo - è da sempre un colpo basso e difficile da digerire. Una vera e propria "croce", se così vogliamo definirla, che mette a repentaglio in maniera netta la carriera e il prosieguo nel mondo dello sport di un determinato atleta. (GianlucaDiMarzio.com)