Ue, via libera Senato a risoluzione di maggioranza con 109 voti a favore
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Roma, 18 mar. L'aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 20-21 marzo. I no sono stati 69, 4 gli astenuti.I testi presentati dalle opposizioni risultano pertanto preclusi. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
“Se il M5s ci dice che è un partito antimilitarista, contrario alla difesa e all’acquisto delle armi, e che Guido Crosetto è un guerrafondaio, io rispetto questa posizione. Quando l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte in più di un’occasione ha sottoscritto l’impegno ad arrivare al 2% del Pil in difesa nel 2020/2021, e al tempo significava circa 15 miliardi di euro, perché lo ha fatto se non era d’accordo? – ha attaccato la premier – Io sono d’accordo che l’Italia debba rafforzare la difesa e assumersi gli impegni internazionali. (Il Fatto Quotidiano)
"Ci ritroviamo alla vigilia di un Consiglio Europeo che cade in un momento estremamente complesso per le dinamiche globali, e allo stesso tempo decisivo per il destino dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente. (Adnkronos)
Traspare una certa irritazione nei confronti dell’alleato Salvini, che tra l’altro oggi al Senato nemmeno si è fatto vedere e che si è affrettato a dare il benestare alla relazione di Meloni, come dire “Hai fatto quello che ti avevo chiesto”. (Radio Popolare)
“Lascio volentieri ad altri, in quest’Aula e fuori, quella grossolana semplificazione secondo cui aumentare la spesa in sicurezza equivale a tagliare i servizi, la scuola, le infrastrutture, la sanità o il welfare. (Il Fatto Quotidiano)
Queste le posizioni esposte nell’Aula del Senato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che esclude anche una “manovra correttiva”, che non è nei “radar” dell’esecutivo. Roma, 18 mar. (Agenzia askanews)
E altrettanto chiaramente di che l'Esercito europeo non è all'ordine del giorno. Le rappresaglie possono diventare un circolo vizioso e Giorgia Meloni lo dice chiaramente durante le comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo: «Rispondere a dazi con dazi non è buon affare, cercare intesa». (ilgazzettino.it)