Filippo Turetta, l'ossessione per Giulia Cecchettin: 225mila messaggi inviati e una «lista» 4 giorni prima di ucciderla

Filippo Turetta, l'ossessione per Giulia Cecchettin: 225mila messaggi inviati e una «lista» 4 giorni prima di ucciderla
ilmessaggero.it INTERNO

Un numero, che più di tutti spiega l'ossessione di Filippo Turetta verso la ex fidanzata Giulia Cecchettin: in due anni, fino al giorno dell'omicidio, il ragazzo le ha inviato 225.720 messaggi. Una media di oltre trecento al giorno, che era aumentata sensibilmente nei giorni precedenti al delitto. Tanto che, secondo il Corriere della Sera, lo stalking potrebbe essere una delle aggravanti contestate dai pm. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

L ei sulla scala mobile, lei al negozio, lei al McDonald’s. Quell’ultima sera, prima dell’atroce delitto, Filippo Turetta le scatta 52 foto, che gli inquirenti troveranno nel suo cellulare. (Corriere della Sera)

E dalle parole della giovane veneta emerge una vera e propria persecuzione da parte del suo ex fidanzato, ora in carcere con l’accusa di averla rapita e uccisa. «È un meccanismo di controllo: malato anche questo. (L'Unione Sarda.it)

Non ti rendere conto che mi controlli continuamente. Giulia Cecchettin aveva paura di Filippo Turetta, aveva capito che viveva ormai quel loro rapporto come un'ossessione, tanto che nei messaggi e nelle telefonate si scambiava con l'ex fidanzato fino a pochi giorni prima. (ilgazzettino.it)

Gino Cecchettin presenta “Cara Giulia”

Sei ossessionato, sei uno psicopatico! Mi controlli continuamente, tu non ti rendi conto, mi controlli!". "Solo perché controlli quanto tempo sto on line e quanto di quel tempo è dedicato allo scrivere a te e quanto no, ok? Meccanismo di controllo: malato anche questo. (Adnkronos)

Lei non si capisce nemmeno se si sia accorta della fotografia. Continua il processo a Filippo Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchettin e vengono fuori oltre 50 foto scattate tra le 18 e le 21 dell'11 novembre scorso, il giorno in cui è stata uccisa. (La Stampa)

Ciò che è accaduto a Giulia Cecchettin è tristemente noto, ma il dolore di un padre lo si può solo immaginare. Gino Cecchettin ha dato voce ai suoi pensieri nel libro “Cara Giulia”, scritto con Marco Franzoso, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere e fornire sostegno a coloro che ne sono vittime, anche attraverso la Fondazione Giulia di cui ha promosso la nascita. (SARdies.it)