Protesta in aula sulla Manifestazione per l'Europa, Fratelli d'Italia a Gualtieri: "Vergogna Capitale"

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Protesta dei consiglieri e dei militanti di Fratelli d'Italia oggi durante l'Assemblea Capitolina. Cori, striscioni e cartelli contro l'impiego di fondi di Roma Capitale per l'organizzazione della manifestazione per l'Europa, che si è tenuta sabato scorso a piazza del Popolo e che è stata promossa dal giornalista Michele Serra. "Gualtieri vergogna Capitale", lo striscione che è stato esposto dagli esponenti del partito di Giorgia Meloni (Fanpage.it)

Su altre fonti

Così il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a margine dell’inaugurazione del ponte dell’industria a Roma, commentando la manifestazione ‘Una piazza per l’Europa‘, andata in scena lo scorso 15 marzo. “Che quella non fosse una manifestazione politica significa negare che oggi c’è il sole. (LAPRESSE)

Gualtieri ha difeso la regolarità dell’evento, sottolineando che il Comune di Roma era tra gli organizzatori e che la manifestazione, a favore dell’Europa, era bipartisan. Le polemiche che stanno travolgendo Roma riguardano i costi sostenuti (da noi) per la manifestazione “Una Piazza per l’Europa”, che si è svolta sabato scorso in piazza del Popolo. (Nicola Porro)

La cosa stupefacente è che il Comune di Roma ha pagato oltre 200mila euro di spese tra hotel e viaggi. Fin qui tutto normale, le manifestazioni si possono certamente fare. (il Giornale)

Vogliamo ribadire l’importanza e la centralità dei valori che hanno ispirato l’azione politica dei padri fondatori dell’Europa unita, valori purtroppo attaccati in queste ore dal Governo con le inaccettabili parole della Presidente Meloni sul Manifesto di Ventotene. (AbitareaRoma)

Un evento raccontato come «spontaneo», «autoconvocato dal basso» e «richiesto dai cittadini», ma in realtà organizzato e finanziato con 270mila euro di denaro pubblico. (L'INDIPENDENTE)

Da una parte c'è il "sogno" o, come si diceva un tempo, l'ideale di un'Europa veramente unita, capace di comporre in una sintesi superiore gli interessi delle nazioni; con un Parlamento sovrano; con una politica estera che operi per una pace che non sia "semplice assenza di guerra", ma "dialogo, fiducia, distensione, intesa". (la Repubblica)