Ex Ilva, adesso è noto il vincitore della gara, ma molto rimane ancora da sapere

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Diario del Lavoro INTERNO

Da giorni gli osservatori delle vicende siderurgiche del nostro Paese attendevano notizie rispetto alla gara internazionale per la vendita di Acciaierie d’Italia. Notizie che si immaginavano definitive. Del tipo: il tal acquirente ha vinto la gara e adesso dovrà impegnarsi per dare un futuro ai complessi siderurgici della ex Ilva. Ma spesso, nella realtà dei fatti, le cose sono più complicate. A partire dal modo in cui si formano le notizie. (Il Diario del Lavoro)

Ne parlano anche altre testate

Fioccano le reazioni sulla decisione dei commissari di Ilva e Adi in amministrazione straordinaria di chiedere al governo l’autorizzazione a proseguire in esclusiva con Baku Steel la trattativa per la vendita del siderurgico. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Una decisione che era stata preannunciata dal ministro Adolfo Urso nella mattinata di ieri e che è “maturata al termine di un’attenta e approfondita analisi delle offerte di rilancio pervenute”. L’Italia punta sulla cordata azera per il rilancio dell’ex Ilva. (LA NOTIZIA)

L’europarlamentare Valentina Palmisano (M5s) ha depositato un’interrogazione alla Commissione sul tema Ex Ilva ed in particolare sulla necessità di prevedere misure di sostegno ai lavoratori e settori produttivi a Taranto. (Corriere di Taranto)

Baku meglio di Jindal, l’Azerbaijan meglio dell’India (che non è l’India della volta precedente, quando a vincere fu ArcelorMittal). (La Repubblica)

L'Ilva di Taranto dovrebbe subire una trasformazione profonda, sia dal punto di vista occupazionale che da quello industriale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato che la proposta migliore per l'acquisto di Acciaierie d'Italia, la società che controlla lo stabilimento ex Ilva di Taranto, è quella della cordata di società azere guidate da Baku Steel. (QuiFinanza)

Su Ilva trattativa in via preferenziale con il consorzio Baku Steel, Azerbaijan Investment Company, Socar che, come anticipato dal Messaggero di due giorni fa, entro martedì 18 ha inviato l’unica offerta per gli impianti siderurgici che necessita, però di ulteriori affinamenti. (ilmessaggero.it)