Attacco alle basi italiane, l'opzione del governo sui militari Unifil: spostarli in altre aree, ma rimangono in Libano

Attacco alle basi italiane, l'opzione del governo sui militari Unifil: spostarli in altre aree, ma rimangono in Libano
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
Corriere Roma ESTERI

Il ritiro dal Libano «non è una decisione nazionale, ma internazionale. È una scelta dell’Onu sulla quale rifletteranno i 40 Paesi che contribuiscono alla missione. La mia idea, e quella del governo, è di cercare di far prevalere gli spazi di pace». A poche ore dall’attacco israeliano alle basi Unifil, il ministro della Difesa Guido Crosetto ribadisce il senso della presenza italiana. Fra le opzioni anche misure intermedie: la sospensione della missione con il personale militare trasferito fuori area, ma pronto a rientrare se le condizioni dovessero cambiare. (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto in una conferenza stampa dalla sala stampa di Palazzo Chigi, a Roma in merito a quanto accaduto alla missione Unifil in Libano. "Gli atti ostili compiuti potrebbero costituire crimini di guerra". (il Dolomiti)

Occhi puntati su quel pas… L’Italia è un pilastro della missione Unifil. (La Stampa)

Matteo Renzi preoccupato dopo gli attacchi di Israele contro le basi Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) nel sud del Libano. “Chiediamo che il ministro Tajani ci relazioni immediatamente. Non abbiamo conferme ufficiali da parte del governo ma leggiamo sui giornali di questo doppio o addirittura triplo intervento contro le strutture Unifil”, ha detto il senatore e leader di Italia Viva fuori da Palazzo Madama. (LAPRESSE)

Lo spread Btp-Bund chiude in discesa a 127,6 punti

L’episodio di guerra aperta contro l’Onu e contro il contingente italiano, si inserisce nel buio dell’avvio della risposta di guerra di Tel Aviv a Teheran dopo il raid iraniano per rispondere all’uccisione di Nasrallah, e nel pieno del massacro ininterrotto a Gaza, con anche ieri decine di civili inermi uccisi che vanno ad aggiungersi alle 42mila vittime di questo anno di sangue. (il manifesto)

Spari contro la missione Onu. «Restiamo, non ce ne andiamo, facciamo il nostro dovere, ma ora è dura». (ilmessaggero.it)

Lo spread fra Btp e Bund ha chiuso in discesa a 127,6 punti base dai 129,9 punti segnati mercoledì a fine giornata. . (Tuttosport)