Fuga di notizie sulla Consulta, Crosetto annuncia esposto ai pm contro le talpe di FdI
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato un esposto alla magistratura per denunciare i colleghi parlamentari di FdI responsabili delle fughe di notizie. A partire da quelle relative alla nomina del giudice della Consulta, prevista per martedì prossimo. È proprio un messaggio sms e whatsapp inviato giovedì scorso da Giorgia Meloni agli esponenti di FdI e filtrato ai media, a far andare su tutte le furie la premier e scatenare le tensioni dentro il partito di maggioranza dove parte la caccia alla talpa. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Tutta colpa di una chat. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sopporta che sui giornali finiscano le comunicazioni interne dei parlamentari di Fratelli d’Italia. E l’ennesima pubblicazione, che stavolta riguardava la convocazione per l’elezione di un nuovo giudice della Corte Costituzionale, alla fine la fa esplodere. (Open)
La chat, rivelata ieri dal Fatto, in cui Giorgia Meloni minaccia di “mollare” per le “infamie” di chi in Fratelli d’Italia ha fatto uscire notizie sui giornali è solo l’ultimo episodio di una sindrome dell’accerchiamento che da due anni pervade Palazzo Chigi e coinvolge la premier e il suo entourage. (Il Fatto Quotidiano)
«L’infamia di pochi mi costringe a non avere rapporti con i gruppi (parlamentari, ndr). Molto sconfortante»: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è infuriata perché sui giornali finiscono le comunicazioni interne dei parlamentari di Fratelli d’Italia. (Corriere Roma)
Andrea Valle 06 ottobre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Destinatario: senatori e deputati dispersi nei rispettivi collegi, lontani, come di norma il venerdì, dalle aule di Montecitorio e Palazzo Madama. Il messaggio è perentorio, accompagnato da tre puntini rossi, tutto maiuscolo: «Attenzione, martedì 8 ottobre, ore 12.30, indispensabile la presenza di tutti al voto per la Corte costituzionale». (ilmessaggero.it)
Cercare e punire gli “spioni”. Quest’ultimo ieri, dopo l’articolo … (Il Fatto Quotidiano)
