Imprenditore arrestato, faceva prestiti a tassi d’usura del 177%. Sequestrati 413mila euro

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Repubblica INTERNO

Reggio Emilia – Gli imprenditori che si rivolgevano a loro per un prestito (reggiani e non) dovevano poi restituirlo con interessi del 177,50%. E' quanto emerso dall'operazione "ottovolante", condotta oggi dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha sgominato oggi un sodalizio criminale specializzato in usura ed estorsione composto da 5 persone. Secondo le accuse, al vertice del gruppo c'era l'imprenditore Giambattista Di Tinco, amministratore unico della dg service di Calerno (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

REGGIO EMILIA (ITALPRESS)- I finanzieri reggiani con reparti speciali del Corpo e dello SCICO hanno eseguito un’operazione di polizia giudiziaria, nei confronti di 5 individui, per i reati di estorsione, usura e favoreggiamento reale a danno di altri imprenditori locali, in condizioni di gravi difficoltà economiche. (OglioPoNews)

La cattura di Di Tinco è parte della vasta operazione «Ottovolante» portata avanti dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia in collaborazione con i reparti specialistici del corpo e con il Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata. (Corriere della Sera)

Cinque indagati, di cui un imprenditore finito in carcere, due agli arresti domiciliari e due sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella città emiliana. La guardia di finanza ha smascherato un presunto maxi giro di estorsioni e usura ai danni di imprenditori locali in condizioni di gravi difficoltà economiche. (il Resto del Carlino)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

«Se uno non vuole pagare, lo porto dal mio amico», di origine calabrese gli indagati per un giro di usura ed estorsione in Emilia Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Il linguaggio in codice: "Noleggio di furgoni" significava nuovi accordi conclusi Operazione della Finanza porta al sequestro di oltre 400mila euro. (Il Fatto Quotidiano)