Il Caso Belle Steiner, l'intrigante film di Benoit Jacquot tratto da un romanzo di Simenon. Con Guillaume Canet mostro di glaciale bravura

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“Il team realizzativo del film condanna ogni forma di molestie e aggressione, affermando la propria solidarietà alle vittime e alla possibilità che parlino di qualcosa che hanno taciuto per molto tempo”. Se finito l’intrigante Il caso Belle Steiner, proprio tra l’ultimo fotogramma del girato e il primo dei titoli di coda, appare un disclaimer del genere è come legargli alla caviglia una pietra e farlo finire giù in fondo al mare dell’oblio. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Chi ha ucciso Belle? Dal romanzo La morte di Belle (1957, in Italia edito da Adelphi) di Georges Simenon, il gran belga tradotto in 47 lingue con 550 milioni di copie vendute nel mondo, Il caso Belle Steiner dà alla coppia di provincia Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg il fondamentale compito di precipitarci nel noir e farci riflettere su presunzione di innocenza, processi mediatici, giudizi e pregiudizi popolari. (cinematografo.it)

Quando è avvenuto l’omicidio, in casa c'era solo Pierre – che insegna matematica al Liceo Simenon, dove la ragazza studiava. Una coppia senza figli, Pierre e Cléa, una ragazza, Belle, figlia di un’amica di Cléa, ospite in casa loro. (la Repubblica)

Questa pellicola, basata su un romanzo di Georges Simenon, è diventata oggetto di dibattito non solo per la sua trama avvincente, ma anche per le polemiche che hanno circondato il suo regista. (SofiaOggi.com)

Tratto dal romanzo La morte di Belle di Georges Simenon (in Italia edito da Adelphi), da giovedì 13 marzo al cinema c'è Il caso Belle Steiner, il film diretto da Benoît Jacquot che - nei panni di una coppia la cui vita verrà sconvolta da un misterioso omicidio - vede protagonisti Guillaume Canet (lo scorso dicembre al fianco di Alba Rohrwacher ne Le occasioni dell'amore) e Charlotte Gainsbourg. (Vogue Italia)

Prima dei titoli di coda di Il caso Belle Steiner, sullo schermo compare un disclaimer, in francese, che si riesce a leggere a malapena da tanto poco ci resta, e che dice “l'équipe del film condanna qualsiasi forma di aggressione e molestia e afferma la sua solidarietà alle vittime e alla liberazione della loro parola”. (ComingSoon.it)

Pierre e sua moglie Cléa vivono una vita serena in una tranquilla cittadina di provincia: lui insegna, lei gestisce un negozio di ottica. Sottoposto a interrogatori umilianti, emarginato dai colleghi e giudicato dall’intera comunità, si ritrova intrappolato in una spirale di sospetti e ostilità. (Cinecittà News)