Chi sono gli ultras del Maccabi Tel Aviv: razzisti e vicini alla destra israeliana
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I sostenitori del Maccabi Tel Aviv non sono certo conosciuti per i loro modi garbati. I tifosi della squadra più antica e titolata d'Israele, la prima ebraica a partecipare al campionato, hanno una componente nel loro gruppo di facinorosi e violenti. Secondo uno studio dell’anno scorso, il Maccabi è il secondo club calcistico professionistico israeliano più razzista. Il primo è il Beitar Jerusale… (La Stampa)
La notizia riportata su altri giornali
Più musulmani importiamo, più passi indietro muoviamo rispetto al grado di civiltà, ai diritti civili faticosamente conquistati nel corso di secoli di storia europea. (Nicola Porro)
I due cortei sono divisi dal cantiere del tram di via indipendenza e da due cordoni di polizia in tenuta antisommossa. I collettivi antifascisti e Casapound si stanno fronteggiando a distanza in via Indipendenza a Bologna, da una parte il corteo antifascista, sulle scalinate del Pincio pronto eventualmente a scendere in via Indipendenza. (ilgazzettino.it)
Dal megafono del corteo pro-Pal a Milano arriva la giustificazione dell'aggressione ai tifosi israeliani ad Amsterdam. "Un applauso ai ragazzi di Amsterdam, che hanno dato una lezione". (ilmessaggero.it)
Nonostante sia stato compiuto da appartenenti alle comunità islamiche locali, la sua responsabilità morale è da ricercarsi in tutti coloro che hanno per mesi sottovalutato il ritorno imponente dell’antisemitismo. (Italia Oggi)
Ai nastri di partenza la nuova stagione teatrale ‘Kallipolis’ 2024/2025, organizzata tra lo storico e restaurato Cine Teatro Rex e il Cine Teatro Garibaldi di Giarre da ArchiDrama con la direzione artistica di Alfio Zappalà e con il patrocinio del Comune di Giarre e della Regione Siciliana. (Economia Sicilia)
È infatti la governance Ue ad aver certificato, meno di un mese fa, che in Europa gli episodi sono cresciuti vertiginosamente dopo gli attacchi di Hamas in Israele del 7 ottobre 2023. Però il «posto» l'antisemitismo se lo prende. (il Giornale)
