Il Sassolino: Lucio Corsi, “la ragion del Tortello” e la Madonnina della Val di Prata
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GROSSETO – Però com’è strano il mondo. Da parte del comune di Cinigiano nessun cartello per aiutare i “pellegrini” a raggiungere la Madonnina della Sorgente Miracolosa di Val di Prata, nelle adiacenze di Monticello Amiata, mentre a Castiglione della Pescaia la prima cittadina si adopera tempestivamente perché venga ben segnalata Macchiascandona! Quella Macchiascandona dove la nonna del bravo trionfatore sanremese Lucio Corsi, fa “tortelli” da sballo. (IlGiunco.net)
La notizia riportata su altri media
Diventato popolare grazie al Festival di Sanremo, è personaggio fuori dagli schemi, simbolo di gentilezza e normalità, che ha conquistato tutti con la canzone ‘Volevo essere un duro’. (il Resto del Carlino)
Quando, per esempio, Fazio parla di «fenomeno Lucio Corsi» è lo stesso cantante a ridimensionare la portata di quella affermazione: «Mi fa piacere che la canzone sia stata accolta positivamente». (Vanity Fair Italia)
Nella recensione di questo quarto album – dal titolo Volevo Essere un Duro – Lucio Corsi ci porta nel suo locus amoenus, abitato da storie di provincia che diventano canzoni di città. Tra il bulletto delle scuole medie, il mitologico Francis Delacroix e un ragazzo così fuori di sé da considerarsi monarca dei rave, Lucio Corsi l’ha fatto di nuovo: ha creato un altro irresistibile microcosmo – musicale e non – dal sapore di fiaba contemporanea, con una miriade di strambi personaggi in cerca, forse, solo di compresione. (Tech Princess)
Soprattutto nei testi: ra… (La Repubblica Firenze.it)
Ormai non si parla d’altro: Lucio Corsi, il cantautore della Maremma nato a Vetulonia, che ha incantato il pubblico del Festival di Sanremo con la sua “Volevo essere un duro” e il sorprendente duetto con Topo Gigio. (inToscana)
Dalla copertina del nuovo album alla fotografia di Francis Delacroix: tutta l’arte di ‘Volevo essere un duro’. Le parole del cantautore. (Revenews)