La Cina studia i dazi per le auto europee

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AlVolante ECONOMIA

Con l’approvazione definitiva dei dazi per le auto elettriche cinesi importate in Europa (qui la notizia), ci si aspetta ora la risposta di Pechino. La Cina starebbe infatti valutando di aumentare le tariffe per i veicoli di grossa cilindrata, per “salvaguardare i diritti delle aziende cinesi”, come ha annunciato ieri il ministero del Commercio. Sull’entità dei dazi non è ancora possibile sbilanciarsi, ma la misura andrebbe a colpire soprattutto le case automobilistiche tedesche, che sulle esportazioni di auto di lusso in Cina basano un bella fetta del proprio fatturato. (AlVolante)

La notizia riportata su altri media

Lo riferisce il ministero del Commercio di Pechino, ricordando che le indagini in corso sono avviate «in conformità alla legge» con lo scopo di «tutelare completamente i diritti di tutti i portatori di interessi». (Corriere della Sera)

Pechino non ha perso tempo a rispondere all’istituzione di dazi Ue sull’importazione di auto elettriche “made in China” che, meno di una settimana fa, hanno incassato il disco verde dei governi Ue. È solo il primo atto, ma i contorni della rappresaglia commerciale ci sono già tutti. (ilgazzettino.it)

TORINO — La Cina mette nel mirino il brandy europeo e la Francia come risposta immediata ai dazi definitivi contro le auto elettriche prodotte nel Paese del Dragone. (la Repubblica)

Dazi auto cinesi: i marchi decidono di non alzare i prezzi

Andiamo però a guardare un po’ di che si tratta esattamente. Dunque la Commissione europea ha finalmente deciso di proteggere il proprio mercato automobilistico da una competizione sleale da parte di marche cinesi che vendono a prezzi stracciati perché godono di sussidi, aiuti di Stato e quindi possono fare una concorrenza distruttiva sul mercato europeo. (Corriere TV)

Quelle bottiglie oggi potrebbero costare caro a Parigi. Durante la sua visita di Stato in Cina, avvenuta a maggio scorso, Emmanuel Macron regalò a Xi Jinping due bottiglie di cognac. (L'HuffPost)

La decisione della Commissione europea di varare maggiori dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina con lo scopo di rallentare l'avanzata dei marchi asiatici e di proteggere i produttori del Vecchio Continente potrebbe trasformarsi in un boomerang. (La Gazzetta dello Sport)