Corvetto, banlieue di Milano. Il governo invia 500 agenti

27/11/2024 INTERNO

Senza minimizzare nemmeno per un momento la morte, dolorosissima, di un ragazzo di 19 anni caduto da un motorino in corsa nella notte tra sabato e domenica alla periferia sud di Milano durante un inseguimento di circa 8 chilometri con i carabinieri, serve ricordare la minuscola miccia che potrebbe far esplodere una gigantesca polveriera. Una santabarbara destinata però a restare tale, cioè inesplosa, anche se, pur di creare caos e disordini, non ci fosse chi tenta a ogni costo di farla detonare, cavalcando malcontento e rabbia. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Innanzitutto: non è una banlieue. Smettiamola di usare parole a sproposito, non aiuta a capire di cosa stiamo parlando. E, a ben vedere, non è neppure più una periferia. (La Repubblica)

Oggi chiediamo giustizia, verità, luce sui fatti”. “Ramy era un mio amico, un ragazzo sempre con il sorriso in faccia. (LAPRESSE)

I video sono quelli delle telecamere di zona dove Ramy Elgaml è morto dopo un inseguimento dei carabinieri la notte tra sabato e domenica. «Vogliamo solo giustizia per Ramy» dice S, 18 anni non ancora compiuti, gli ultimi cinque vissuti a Milano in via dei Cinquecento nel cuore delle case popolari del Corvetto (il manifesto)

Una rabbia innescata da un cortocircuito al quale adesso è complicato mettere fine. Se davvero ci sono state responsabilità da parte delle forze di polizia nella morte di Ramy, capirlo sarà lungo e complesso. (Corriere Milano)

E proprio qui, da tre giorni, si è scatenata la rivolta, tra cassonetti incendiati, petardi, … MILANO. (La Stampa)

L'area, molto degradata, è stata per giorni protagonista di manifestazioni dopo la morte di un 19enne deceduto in un incidente stradale in scooter durante un inseguimento con i Carabinieri. Solo le ultime ore sono trascorse tranquillamente. (Sky Tg24 )