I motivi dietro il calo europeo delle auto elettriche

I motivi dietro il calo europeo delle auto elettriche
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La Gazzetta dello Sport ECONOMIA

Elettriche sì, elettriche no. L'occasione per parlare della situazione contingente delle auto a batteria proviene dall'analisi effettuata dallo European Alternative Fuels Observatory, una struttura facente capo alla Commissione europea, che ha appunto "fotografato" l'andamento delle vetture a batteria nel 2023 e nel 2024. Come sappiamo, in recenti rapporti è stato evidenziato un forte calo del 43,9% delle immatricolazioni di veicoli elettrici (Bev) nell'Unione Europea nell'agosto 2024 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri media

Ovviamente, i risultati negativi hanno generato non poche preoccupazioni tra i manager dei principali costruttori, soprattutto per le conseguenze sul percorso di riduzione delle emissioni: per esempio, Luca de Meo, amministratore delegato della Renault e presidente dell’Acea, ha lanciato un allarme. (Quattroruote)

Sia per quanto riguarda le materie prime necessarie a costruire le batteria. (Nicola Porro)

È questo il dato di crisi che più balza agli occhi dell'ultimo EY Mobility Consumer Index 2024, studio annuale di EY (la vecchia Ernst & Young) condotto in 28 Paesi tra cui il nostro dove, come detto, cala il numero di persone interessate ad acquistare un veicoli elettrici o ibridi nei prossimi 24 mesi. (QuiFinanza)

Universo elettrico, chi ha aggiornato i piani?

Sono giorni difficili per il settore se perfino l’industria tedesca è alle prese con tagli al personale senza precedenti e una revisione generale della sua strategia produttiva: pesa la transizione energetica, certo, ma anche uno scenario che è cambiato radicalmente e un mercato in cui si sono volatilizzate in pochi anni 3 milioni di auto vendute in Europa. (Tempi.it)

“Le EV le comprano i ricchi e non risolvono i problemi dello smog, non credete?” Lasciamo fare al mercato, è assurdo imporre le auto elettriche, che non risolvono i problemi dell’ambiente. È quel che ci scrive un lettore di Bergamo. (Vaielettrico.it)

Le case automobilistiche sono spettatrici tutt’altro che disinteressate del siparietto politico che da una parte assicura di voler lavorare per garantire ai futuri abitanti della terra un ambiente ancora abitabile e dall’altra teme per i risvolti occupazionali ed economici. (l'Automobile - ACI)