Bergamo, dalla Wuhan italiana al primo posto tra le città: “Qui c’è una dimensione umana”
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BERGAMO – Dall’inferno del Covid alla rinascita, dalla triste nomea di “Wuhan italiana” – quando l’immagine della città era legata alle foto della pandemia e all’ecatombe provocata dal virus: i camion militari con le bare, gli ospedali prima trincea occidentale della lotta al “nemico” silenzioso, il forno crematorio al collasso, i medici e gli infermieri “eroi” - alla palma di città dove si vive … (La Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Dietro Bergamo- come scrive oggi il quotidiano- anche due habitué del podio: Trento che sale di un gradino rispetto all'anno scorso e Bolzano, che invece fa un salto di dieci posizioni (l'anno scorso era tredicesima). (La Stampa)
Al secondo posto c'è Trento e sul gradino più basso del podio Bolzano. Secondo l’Indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore 2024, Bergamo è la provincia italiana in cui si vive meglio. (Fanpage.it)
La provincia di Cremona, con una popolazione di 351.169 abitanti (dati Istat 2024), si distingue per un miglioramento diffuso in molteplici ambiti, che la collocano ai vertici della qualità della vita in Italia. (La Provincia di Cremona e Crema)
Parma finisce al 26esimo posto su 107 province italiane nella classifica della Qualità della vita stilata come ogni anni da Il Sole 24 Ore. L’anno scorso la città era undicesima: perse dunque 15 posizioni. (La Repubblica)
"La maggior parte degli indicatori presi in considerazione è positiva, ma scontiamo ritardi storici che penalizzano nella media la città. Se da una parte infatti l'economia cresce, a ciò non corrisponde ancora un incremento del reddito e si registra una scarsa propensione ai consumi dovuto ad un potere d'acquisto eroso dalla inflazione". (Tiscali Notizie)
Come ogni anno il Sole 24 Ore pubblica la sua classifica delle province italiane sulla base della qualità della vita, tenendo in considerazione numerosi parametri, come per esempio il costo della vita e delle case, la qualità dell’aria e delle strutture sanitarie, la sicurezza e la cultura. (La Stampa)