Effetto dazi: crescita economica in frenata

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Con i dazi di Trump, le sanzioni e le guerre in corso è prevedibile la frenata della crescita economica e le reazioni negative dei mercati finanziari e delle quotazioni in borsa. Nelle Prospettive Economiche Intermedie dell’Ocse presentate ieri a Parigi, si legge: “La crescita globale scenderà dal 3,2% nel 2024, al 3,1% nel 2025 e al 3,0% nel 2026, con barriere commerciali più elevate in diverse economie del G20 e una maggiore incertezza geopolitica e politica che grava sugli investimenti e sulla spesa delle famiglie. (Avanti Online)

Se ne è parlato anche su altre testate

E paradossalmente ad avvertito questo primo sintomo sulla propria pelle, all'alba di uno scontro economico tra le due sponde dell'Atlantico, sono proprio gli Stati Uniti, il Paese che ha lanciato una guerra commerciale globale sotto la guida di Donald Trump. (L'HuffPost)

Nel rapporto di previsioni pubblicato oggi, l'Ocse esorta Trump ad allentare le tensioni e a rendere le sue politiche più prevedibili per evitare ulteriori danni all'economia globale. (ansabrasil.com.br)

I dati, contenuti in un aggiornamento di interim dell'Economic Outlook risultano, rispettivamente, di 0,2 e 0,3 punti percentuali più bassi rispetto alle stime dello scorso dicembre. Ora per quest'anno l'organizzazione parigina pronostica un più 0,7% del Pil, cui dovrebbe seguire un più 0,9% nel 2026. (il Dolomiti)

La crescita mondiale c'è ancora, ma i dazi e la geopolitica pesano

Oltre a mettere a rischio una relazione, quella tra le due sponde dell’Atlantico, che secondo l‘American Chamber of Commerce to the European Union vale 9.500 miliardi di dollari in scambi e investimenti bilaterali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E adesso la guerra commerciale appena iniziata peggiorerà la situazione provocando un rallentamento. L’economia globale fatica a riprendersi. (Milano Finanza)

I membri del G20, il principale aggregato mondiale, hanno avuto una media di inflazione del 5,3% nel 2024 e dovrebbero registrare un 3,8% nel 2025 e un 3,2% nel 2026. L’OCSE sottolinea anche il fatto che dazi e contrasti commerciali, se duraturi, potrebbero portare a un ribasso dell’inflazione minore rispetto a quanto previsto in precedenza. (Corriere del Ticino)