La Russa e il report sul figlio Leonardo: “Scioccante, non è una coincidenza”

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Arriva di prima mattina in Transatlantico alla Camera e va a passi svelti verso la buvette: «Presidente La Russa che ci fa da queste parti?», chiedono gli addetti dietro al bancone. E lui sorridente: «Ma questa è la mia casa, qui sono stato così tanti anni, certo vedo che siete tutti nuovi rispetto ai mieti tempi, datemi un arancino che lo faccio assaggiare alla mia collaboratrice», dice il presi… (la Repubblica)

Su altre fonti

Giornata di interrogatori ieri al palazzo di Giustizia di Milano per alcune delle cyber-spie che componevano la Banda di via Pattari, la centrale di dossieraggio nascosta dietro la società Equalize di proprietà del presidente di Fondazione Fiera, Enrico Pazzali. (LA NOTIZIA)

Lo ha detto ai cronisti l'ex superpoliziotto Carmine Gallo, oggi ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui presunti dossieraggi illegali, dopo essersi avvalso della facolta' di non rispondere e aver fatto dichiarazioni spontanee nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano Fabrizio Filice. (Tiscali Notizie)

"Quello che mi ha schifato ancora di più non è il fatto che hanno dossierato me, ma i miei figli, sosa c'entra. (Tiscali Notizie)

Tra le incognite, una riguarda il dossier sulla famiglia di Ignazio La Russa. Tante le cose che non tornano, a partire dalla data del primo accesso, esattamente il giorno dopo il presunto stupro di cui è accusato il figlio, ma di cui all'epoca nessuno ne era a conoscenza. (Fanpage.it)

Ma c’era un problema: «La schermatura dei loro affari», annotano i carabinieri del Nucleo operativo di Varese nell’informativa agli atti dell’inchiesta sull’esfiltrazione illegale di dati e vendita di report. (ilmessaggero.it)

È quanto emerso agli albori dell’indagine sulla banda dei dossier, al vertice della quale c’era l’ex superpoliziotto e socio di Equalize. Carmine Gallo aveva “avuto contatti con l’utenza telefonica intestata ed in uso a Marcello Dell’Utri”. (Il Fatto Quotidiano)