Meloni–von der Leyen, chi paga il conto degli errori

Meloni–von der Leyen, chi paga il conto degli errori
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Per saperne di più:
la Repubblica INTERNO

Seduti, con i musi lunghi, mentre alla loro sinistra il resto dell’aula in tripudio regalava la standing ovation a Ursula von der Leyen. I deputati di Fratelli d’Italia a Strasburgo, guidati a distanza dalla premier Giorgia Meloni, sono riusciti a mettere a segno un capolavoro politico. Hanno rinforzato la “maggioranza Ursula”, arrivando ad allargare ai Verdi la base democratica ed europeista di … (la Repubblica)

Su altre testate

Ursula von der Leyen ce l’ha fatta solo grazie ai Verdi. E’ stata rieletta presidente della Commissione Europea per un secondo mandato, dal 2024 al 2029. (Adnkronos)

Ursula von der Leyen entra nell’emiciclo sfoggiando la stessa giacca rosa cipria che indossava il 16 luglio 2019, quando per il rotto della cuffia incassò la sua prima investitura come presidente della Commissione. (ilmessaggero.it)

«Il Parlamento Europeo ha assegnato una maggioranza solida al mandato politico che il Partito Popolare Europeo – aggiunge Massimiliano Salini -, insieme al resto della maggioranza, conferisce a Ursula von der Leyen per i prossimi 5 anni un mandato in cui abbiamo chiarito che cosa del precedente mandato non ha funzionato, quali derive ideologiche del Green deal, ad esempio, non hanno soddisfatto soprattutto i Paesi più vivaci dal punto di vista economico come l’Italia, e quanto le parte più estreme del Parlamento Europeo non possano essere incluse in questo tentativo che ancora una volta facciamo per completare il progetto europeo». (La Provincia di Cremona e Crema)

L’ultima spiaggia di Meloni in Ue, si aggrappa al peso dell’Italia dopo il ‘no’ a von der Leyen: “Non possono negarci il ruolo che ci spetta”

Nella piattaforma programmatica presen… La riforma dei Trattati per allontanare i veti dei sovranisti o di Paesi “piccoli” come l’Ungheria di Viktor Orban. (la Repubblica)

Ursula von der Leyen guiderà per altri cinque anni la Commissione europea e questo, alla vigilia del voto del Parlamento, era piuttosto scontato. (Il Fatto Quotidiano)

Fratelli d’Italia e Lega, a differenza di Forza Italia, hanno votato contro la politica tedesca e questo rischia di avere serie ripercussioni sulla rilevanza di Roma nella prossima legislatura. (Il Fatto Quotidiano)