Libano, l'importanza dei caschi blu Onu e cosa comporterebbe un ritiro: l'analisi dell'ammiraglio Di Paola

Libano, l'importanza dei caschi blu Onu e cosa comporterebbe un ritiro: l'analisi dell'ammiraglio Di Paola
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L'analisi dell'ammiraglio Giampaolo Di Paola sulla situazione del contingente Unifil in Libano e le conseguenze di un allontanamento dei caschi blu Onu dopo gli scontri tra Israele ed Hezbollah: "Stare notte e giorno nei bunker è frustrante ma si resiste, non ci sono le condizioni per cambiare regole di ingaggio alle Nazioni Unite". (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"È stata presa la decisione che l'Unifil rimarrà attualmente in tutte le sue posizioni nonostante le richieste delle Forze di difesa israeliane di abbandonare le posizioni che si trovano nelle vicinanze della Blue Line", ha affermato il capo del peacekeeping delle Nazioni Unite Jean-Pierre Lacroix. (Adnkronos)

La presenza della forza di pace dell’Onu nel Sud del Libano non ha impedito a Hezbollah di piantarvi radici e, da molti anni, farne base per lanci di razzi contro Israele, né ferma le truppe israeliane che varcano i… A cosa serve l’Unifil? Non sta a Israele giudicarlo. (La Stampa)

“Noi restiamo, perché è importante che ci sia una presenza internazionale imparziale sul terreno. Le nostre attività al momento sono sicuramente molto limitate in quanto i bombardamenti sono continui. (Il Fatto Quotidiano)

Israele, ultimatum a Unifil: Lasci subito il Libano. No di Guterres

Di Roberto Cetera Il duro discorso con cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al termine della festività di Yom Kippur, si è riferito alla funzione svolta dal contingente internazionale dell’Unifil al confine tra Israele e Libano, toglie ogni dubbio circa l’intenzionalità o meno degli attacchi che l’esercito israeliano ha ripetutamente compiuto negli ultimi giorni contro le postazioni dei militari delle Nazioni Unite (Vatican News - Italiano)

Che piega prenderà il conflitto? Il buio della notte è illuminato dai lampi rossi delle esplosioni, oltre le colline, verso il campo di battaglia fra Hezbollah e israeliani. Salman Hareb è la voce del Partito di Dio filo iraniano nel sud del Libano (responsabile rapporti con i media), tra i pochissimi che si espone parlando senza peli sulla lingua. (il Giornale)

In più, 18 morti in una scuola a Gaza. Israele bombarda l’ ospedale Al Aqsa a Gaza perché, sostiene Idf, lì si annida un comando di Hamas. (Italia Oggi)