Ucraina. Possibile un contingente di pace cinese
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Di Enrico Oliari – Se ne parla ormai da diverse settimane: la Cina potrebbe inviare una missione di mantenimento della pace una volta stabilito il cessate-il-fuoco tra la Russia e l’Ucraina. L’idea, ripresa tra gli altri dal South China Morning Post, rappresenterebbe la soluzione ideale in quanto accettabile dalle parti, anche perché l’Ue, che da subito si è schierata nel conflitto tradendo la sua genetica di mediazione nei conflitti, non è comprensibilmente vista da Mosca come parte neutrale nel conflitto. (Notizie Geopolitiche)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Secondo fonti diplomati… Per la Cina non si tratta tanto di aderire a una "coalizione", quanto semmai di prestarsi a un'iniziativa politicamente vantaggiosa, qualora arrivasse una richiesta delle parti in causa. (La Stampa)
"L'Europa moltiplica le cause del conflitto in Ucraina anziché eliminarle, non vuole la pace ma guerra e militarizzazione", afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel giorno della partenza dei negoziati tra Usa e Ucraina a Riad, in Arabia Saudita, per una possibile "tregua entro Pasqua", vedendo ciò che sta accadendo in Ue con l'approvazione del ReArm Europe voluto da Ursula von der Leyen la quale ha parlato, sena giri di parole, di "pace da raggiungere attraverso l'uso della forza". (Il Giornale d'Italia)
A Parigi «finalizzeremo il nostro lavoro per sostenere l'esercito ucraino». Resta dunque sul piatto l'idea franco-britannica di definire in anticipo le chiavi per un cessate il fuoco «credibile», affinché le condizioni di sicurezza chieste da Kiev siano garantite militarmente. (il Giornale)

In gioco c’è uno dei nodi più duri da sciogliere, il meccanismo di deterrenza da creare una volta che saranno firmate tregua e pace in Ucraina. I negoziatori sono al lavoro sui dossier in vista dei colloqui in Arabia Saudita, per arrivare a un’intesa almeno sui punti evocati da Trump dopo la telefonata con Putin: la moratoria dei bombardamenti sulle centrali energetiche, ma anche sulle infrastrutture portuali del Mar Nero. (ilmessaggero.it)
La coalizione di volenterosi è già riconvocata a Parigi il prossimo giovedì, per una riunione a cui è atteso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il primo riguarda la missione principale della coalizione, ovvero quella di inviare truppe di terra in Ucraina una volta concordati i termini per un cessate il fuoco che possa aprire la strada alla fine delle ostilità. (il manifesto)
"L'Europa moltiplica le cause del conflitto in Ucraina anziché eliminarle, non vuole la pace ma guerra e militarizzazione", afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel giorno della partenza dei negoziati tra Usa e Ucraina a Riad, in Arabia Saudita, per una possibile "tregua entro Pasqua", vedendo ciò che sta accadendo in Ue con l'approvazione del ReArm Europe voluto da Ursula von der Leyen la quale ha parlato, sena giri di parole, di "pace da raggiungere attraverso l'uso della forza". (Il Giornale d'Italia)