Formula 1. General Motors, ecco il vantaggio che l’undicesimo team avrà sulla concorrenza
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L’undicesimo team che si aggiungerà allo schieramento della Formula 1 avrà un piccolo vantaggio rispetto alla concorrenza in quello che sarà un avvicinamento non semplice a una categoria sempre più complessa. È notizia di ieri il dietro front della FOM sulla candidatura all’ingresso di quella che fino a pochi mesi fa era una cordata capitanata da Andretti Global, con il supporto di General Motors attraverso il suo marchio, Cadillac (Automoto.it)
La notizia riportata su altre testate
La nuova squadra, che appunto userà il marchio Cadillac, sarà in un primo momento cliente di un costruttore già attivo (si parla di Ferrari o di Honda… Dopo giorni di rumors, è arrivata la conferma ufficiale dell’accordo di massima tra Liberty Media, proprietario statunitense della serie, e il colosso americano General Motors (la Repubblica)
Ufficializzato l'ingresso in F1 Nov 0:10 (Italiaracing.net)
La casa automobilistica americana di proprietà della General Motors sarà sulla griglia di partenza della Formula 1 nel 2026, anche se non riuscirà a produrre i motori prima del 2028. La Formula 1 ha dichiarato di aver raggiunto "un accordo di principio" con la General Motors (GM), proprietaria della Cadillac, per permettere l'ingresso di un team nel paddock. (Diretta)
Oltreoceano Andretti Global è una delle squadre più rinomate del mondo del motorsport: nell’Indycar l’universo portato da Mario Andretti e dalla sua famiglia ha scritto lunghe pagine di storia, con alcuni dei piloti più forti della categoria e non solo, un po’ come la Red Bull in Formula 1. (MOW)
Con una tradizione di innovazione e performance che ha conquistato oltre 3000 vittorie e più di 100 titoli tra piloti e costruttori, GM si lancia ora nella sfida della F1, non solo per competere, ma per ridefinire gli standard tecnologici e sportivi del campionato. (Info Motori)
La Formula 1 concederà l'iscrizione al team Cadillac, con un atteso incremento della quota anti-diluizione rispetto ai 200 milioni di dollari previsti fino al 2025. (Autosprint.it)