La Cop29 è finita, la finanza climatica non supera i 300 miliardi
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Approvato alla Cop29 il testo sulla finanza climatica. Al Sud del mondo la promessa di 300 miliardi di dollari all’anno: molto meno del necessario Un accordo sul Nuovo obiettivo quantitativo blobale (Ncqg) è stato raggiunto alla Cop29 di Baku. Dopo giorni di febbrili negoziati, i paesi partecipanti alla conferenza hanno approvato un testo che ricalca in buona sostanza le ultime bozze trapelate nel pomeriggio e nella serata di sabato. (LifeGate)
Su altri media
Sono le 2 e 38 di notte quando il prsidente della conferenza Mukhtar Babayev batte il colpo atteso: COP29 è salva. Ma ormai è andata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La Cop29 di Baku sarebbe dovuta essere l'edizione di consacrazione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ma si è trasformata in un grande flop. (il Giornale)
In un’ultima plenaria convocata per le 00:30 di domenica, ora di Baku, il presidente azero di Cop29, ex dirigente della compagnia petrolifera Socar e ora ministro dell’Ambiente, ha messo le delegazioni, provate da due settimane di trattative, di fronte a una scelta drammatica: firmare l’ultimo testo, rimaneggiato a più riprese nel corso della giornata, o accettare il fallimento di Cop29. (la Repubblica)
I Paesi partecipanti alla Cop29 hanno concordato un accordo per iniettare almeno 300 miliardi di dollari all’anno nella lotta contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di aiutare le nazioni povere a far fronte alle devastazioni del riscaldamento globale. (LAPRESSE)
Lo scorso 19 novembre si è tenuto un nuovo e riuscito evento della community Inclusive Finance, stavolta presso lo studio legale internazionale Pavia e Ansaldo, nella prestigiosa sede di Via del Lauro a Milano. (Il Giornale d'Italia)
È uno dei punti principali dell’accordo raggiunto a Baku, in Azerbagian, alla 29esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano L’obbligo per i Paesi ricchi di finanziare con 300 miliardi di dollari all'anno per dieci anni, fino al 2035, la transizione energetica e l'adattamento ai cambiamenti climatici dei Paesi in via di sviluppo. (Vatican News - Italiano)