Omicidio Vassallo, i figli del sindaco su Cagnazzo: «Ci giurò che avrebbe preso gli assassini»
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«Ci giurò sulla figlia che avrebbe trovato gli assassini di nostro padre». Una frase agghiacciante - soprattutto se letta nel contesto giudiziario di questi giorni - quella detta dal colonnello Fabio Cagnazzo ai figli di Angelo Vassallo, Giuseppina ed Antonio, nell’immediatezza dell’omicidio del padre e da loro riferita agli inquirenti nel corso degli interrogatori. Per il gip di Salerno, Annamaria Ferraioli, inizia da lì la pianificazione del depistaggio da parte dell’ufficiale ora rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per l’omicidio del sindaco pescatore e (appunto) per depistaggio. (ilmattino.it)
Su altri media
A quella data risale l’ultimo contatto telefonico tra Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso 16 giorni dopo, e Domenico Palladino, al tempo consigliere comunale delegato al Turismo e allo Spettacolo. (la Città di Salerno)
Presenteremo lunedì mozione per intitolare uno spazio pubblico della città di Acerra ad Angelo Vassallo, “un Sindaco”. Le notizie di queste ore, circa le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, definito il Sindaco “pescatore” per via dell’umile attività lavorativa che svolgeva nella vita privata e che venne barbaramente trucidato mentre stava tornando a casa a bordo della sua auto il 2 settembre del 2010, sono l’occasione per ricordare un Sindaco ucciso vigliaccamente dalla mafia, nel tentativo di togliere di mezzo un presidio forte di legalità, contrapponendosi con ogni mezzo al malaffare. (ilmediano.com)
La verità sull’uccisione di Angelo Vassallo è più vicina? «Dopo 14 anni non ci credevo più. Voglio complimentarmi con la Procura di Salerno, e in particolare con il procuratore capo Borrelli, per non aver mai mollato la presa. (ilmattino.it)
La sera della morte di Angelo Vassallo il colonnello Fabio Cagnazzo lasciò la comitiva di amici per 23 minuti: per il gip indica che sapeva in anticipo dell'omicidio e aveva già cominciato il depistaggio. (Fanpage.it)
L'imprenditore 59enne, assistito dall'avvocato Giovanni Annunziata, ha risposto per un'ora e quaranta a tutte le domande, respingendo ogni addebito e ribadendo la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati. (Tiscali Notizie)
Quando gli è stato notificato il provvedimento di arresto, Cagnazzo ha accusato un malore ed è stato portato nell'ospedale. Leggi tutta la notizia (Virgilio)