Omicidio Vassallo, i figli del sindaco su Cagnazzo: «Ci giurò che avrebbe preso gli assassini»

Omicidio Vassallo, i figli del sindaco su Cagnazzo: «Ci giurò che avrebbe preso gli assassini»
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«Ci giurò sulla figlia che avrebbe trovato gli assassini di nostro padre». Una frase agghiacciante - soprattutto se letta nel contesto giudiziario di questi giorni - quella detta dal colonnello Fabio Cagnazzo ai figli di Angelo Vassallo, Giuseppina ed Antonio, nell’immediatezza dell’omicidio del padre e da loro riferita agli inquirenti nel corso degli interrogatori. Per il gip di Salerno, Annamaria Ferraioli, inizia da lì la pianificazione del depistaggio da parte dell’ufficiale ora rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per l’omicidio del sindaco pescatore e (appunto) per depistaggio. (ilmattino.it)

Su altri media

Mentre Fabio Cagnazzo, il colonnello dei carabinieri arrestato nell’ambito dell’omicidio di Angelo Vassallo per il depistaggio delle indagini si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia, Giuseppe Cipriano, l’imprenditore di Scafati, ha scelto di parlare. (Info Cilento)

In causa vengono chiamati anche i fratelli Palladino, imprenditori, gestori di locali, discoteche, lidi. Che coinvolgeva un po’ tutti. (La Stampa)

Un grido raccolto dal magistrato che delegò alle indagini i carabinieri della compagnia di Agropoli perché, come riferito nel corso degli interrogatori dal comandante Annicchiarico, «il sindaco non si fidava dei militari competenti per il suo territorio». (ilmattino.it)

OMICIDIO VASSALLO, PRIMO ROUND DI INTERROGATORI DI GARANZIA

L’inchiesta sull’uccisione, 14 anni fa, di Angelo Vassallo (foto a sinistra), il ‘sindaco-pescatore’ di Pollica, non si chiude con gli arresti di giovedì: il gip del tribunale di Salerno, nelle 400 pagine dell’ordinanza, scrive che gli esecutori materiali del delitto, avvenuto la sera del 5 settembre 2010, non sono stati ancora "chiaramente individuati", anche se è stato possibile ricostruire movente e organizzazione dell’omicidio, oltre ai depistaggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il movente sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell'Arma. Una svolta resa possibile anche grazie a chi, come il fratello di Vassallo, non ha mai smesso di chiedere giustizia. (ilmattino.it)

Ha fatto scena muta questa mattina nel corso degli interrogatori il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’’ufficiale dell’arma accusato di aver partecipato alla pianificazione e del depistaggio dell’omicidio del ‘sindaco pescatore’ di Pollica, ricoverato in un ospedale militare di Roma a causa di un malore accusato quando gli è stata notificata la misura cautelare. (Tv Oggi)