Il discorso di Trump alla convention: “Qui grazie a Dio”

Il discorso di Trump alla convention: “Qui grazie a Dio”
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Il Dubbio ESTERI

Novanta minuti. Tanto è durato il discorso di Donald Trump alla convention repubblicana. Al culmine della quattro giorni di Milwaukee, in Wisconsin, accettando formalmente la nomination in vista dell'Election Day del 5 novembre, si è detto certo di una "vittoria incredibile", che porterà ai "quattro anni più belli della storia del nostro Paese". Tutto pochi giorni dopo l'attacco a Butler, in Pennsylvania (Il Dubbio)

Ne parlano anche altri media

"Io ho conosciuti tipi veramente tosti, ma Trump è il più tosto di tutti", ha sottolineato il lottatore ricordando i procedimenti contro il tycoon. " A novembre possiamo salvare il sogno americano per tutti e Trump è l'unico che lo può fare", ha concluso urlando la star del wrestling (Sky Tg24 )

Il leader del partito prenderà la parola per ultimo e prima di lui ci sono alcune sorprese interessanti. Tra gli oratori che si alterneranno sul palco dell'ultima serata a Milwaukee, luogo della Convention del Partito repubblicano, non ci sarà solamente Donald Trump (L'HuffPost)

Donald Trump è ufficialmente il candidato del partito dell’elefantino per le elezioni presidenziali americane del prossimo 5 novembre. Nel suo discorso di accettazione a Milwaukee, durato un’ora e mezza - uno dei più lunghi della storia -, il tycoon ha usato per la maggior parte del tempo toni più pacati del solito e ha ripetuto più volte alcuni concetti: primo fra tutti quello della difesa dei confini - "lanceremo la più grande deportazione della nostra storia e sarà terminato il muro con il Messico, bloccheremo l'invasione" - seguito dalla grandezza dell'America che va riportata al suo splendore. (Sky Tg24 )

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MILWAUKEE – Lotta senza quartiere agli immigrati illegali e ai prezzi alti: sono gli imperativi attorno a cui il movimento di Donald J. (la Repubblica)

Ha promesso di "riportare in auge il sogno americano", di chiudere i confini ai clandestini, abbassare le tasse, ma anche di "guarire le divisioni" che affliggono il Paese, unire l'America nel segno di "una nazione, un popolo", e di far tornare gli Stati Uniti "dominanti nell'energia, non solo per noi" ma per il "resto del mondo". (Liberoquotidiano.it)

Dal palco della convention di Milwaukee, dove ha accettato formalmente la nomination repubblicana per le elezioni presidenziali del 5 novembre, Donald Trump lancia "la più grande operazione di deportazione nella storia del nostro paese". (Adnkronos)