I brindisi al Cremlino rischiano di essere amari

I brindisi al Cremlino rischiano di essere amari
il Giornale ESTERI

Ascolta ora 00:00 00:00 Magari avranno ragione loro i vari Dmitry che albergano al Cremlino, da Medvedev a Peskov, quando rimarcano che le elezioni europee hanno dato una brutta botta ai sostenitori di Kiev. Sarà, ma quei toni troppo enfatici, troppo sicuri seguendo lo stile della dezinformatsiya sovietica, sembrano nascondere una delusione. Certo due campioni della lotta a Putin come il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz per la sconfitta elettorale sono a rischio nei loro Paesi. (il Giornale)

Su altre fonti

Putin tace, i suoi dipendenti esultano. A far gioire il Cremlino sono soprattutto i risultati in Germania e Francia, dove l'avanzata di due forze «amiche» (sia pure con sfumature diverse) come AfD e lepenisti sembra giustificare l'esultanza russa. (il Giornale)

– Il Cremlino non si accontenta di avere influenzato la campagna elettorale delle elezioni europee con azioni di infowar e guerra non lineare che si sono susseguite per settimane e hanno influenzato le scelte degli elettori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cede l’asse Parigi Berlino, sconfitti alle europee Olaf Scholz e Emmanuel Macron. Il presidente francese gioca a poker e rilancia al buio, scioglie il parlamento, e indice nuove elezioni. O la va o la spacca. (Italia Oggi)

Voto in Francia, il rischio di paralisi in Europa

L’impulso e la flemma. Emmanuel Macron e Olaf Scholz. (L'HuffPost)

Essa deve avere un delegato di ognuno dei Paesi della UE (con la carica di Commissario), ma deve esserci anche un qualche accordo politico fra i partiti che garantisca il consenso. (Antonio Socci)

Lo stallo francese. Ecco il vero rischio insito nella possibile vittoria del Rassemblement National di Marine Le Pen alle elezioni politiche che si terranno a fine mese. (la Repubblica)