“Siamo grati di aver condiviso il nostro viaggio con lui”: il dolore dei genitori di Sammy Basso. E il ricordo di Carlo Conti: “Ci insegnò cosa vuol dire non arrendersi”

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Il Fatto Quotidiano SALUTE

“Sammy si è spento, all’improvviso, dopo una giornata di festa circondato dall’affetto di chi gli voleva bene. Siamo profondamente grati del privilegio di aver condiviso una parte del nostro viaggio con lui”. Comincia così la lettera dei genitori di Sammy Basso, l’attivista 28enne affetto da progeria, una rara malattia che provoca l’invecchiamento precoce senza alterare la mente, stroncato da un malore improvviso sabato 5 ottobre, nel ristorante villa Razzolini Lorendan di Asolo, nel trevigiano. (Il Fatto Quotidiano)

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Quattro scuole di Bassano propongono l’intitolazione del campus del Centro Studi a Sammy Basso Di (Orizzonte Scuola)

C’è una frase tra tante che ha pronunciato nel corso della sua breve esistenza che rimbalza il giorno dopo la sua morte e che ci lascia sgomenti. È l’ultima che ha proferito Sammy Basso prima di andarsene per sempre, l’ha detta tre giorni fa a Venezia, quando era andato a ritirare il premio Rizzi nella categoria ’Ambiente e Società’ per "la forza di volontà, lo spirito di sacrificio, il coraggio che lo sostengono: un grandissimo esempio a cui guardare con ammirazione e gratitudine e cercare d’imitare". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La malattia è solo una sfumatura». Il sorriso, dolce e beffardo. (La Stampa)

I genitori di Sammy Basso: «Si è spento all'improvviso, siamo grati di aver condiviso questo viaggio con lui»

Sammy Basso era un ricercatore scientifico, non "il più longevo malato di Progeria al mondo". Io lo conobbi sei anni fa, a casa sua, e forse ha sempre avuto ragione lui: "Se non ci fosse il buio, noi non sapremmo cos'è la luce". (Fanpage.it)

«Ero alle Latterie Vicentine e stavo finendo di servire il dolce, quando mia figlia mi ha telefonato e mi ha detto che Sammy stava poco bene e voleva salutarmi. Così mi sono immediatamente messo in auto per raggiungere la villa, ma purtroppo quando sono arrivato non c’era già più nulla da fare. (Corriere della Sera)

«Sammy ci ha insegnato che, sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza». È il messaggio, pubblicato su Instagram, con il quale la famiglia di Sammy Basso e gli amici hanno voluto ricordare il 28enne vicentino, simbolo dell'impegno della ricerca contro la malattia della progeria (Corriere della Sera)