Anche in Valle il critico Massimo Cotto aveva raccontato le sue storie rock

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Il giornalismo musicale italiano piange una delle sue figure più competenti e brillanti. Nella notte, all’età di 62 anni, è morto Massimo Cotto, giornalista di radio (la sua “casa con il microfono”, dal 2012, era Virgin, ma in tanti lo ricordano negli anni in Rai “in cui trasmetteva i bootleg di Springsteen di notte”) e di carta stampata (gli inizi a “Il Mucchio Selvaggio”, poi tante testate, di settore e non e le collaborazioni internazionali, come con la rivista americana Billboard!). (AostaSera)

Su altri giornali

È iniziato oggi pomeriggio il lungo saluto degli astigiani a Massimo Cotto, conduttore radiofonico, giornalista, disc jockey, ma anche scrittore e direttore artistico di numerosi festival, tra cui Astimusica. (La Nuova Provincia - Asti)

È morto Massimo Cotto, giornalista, speaker e conduttore radiofonico. Vogliamo essere noi di Virgin Radio, la sua (seconda) casa, a dirvelo, perché Massimo era uno di noi. (ravennanotizie.it)

La scorsa notte è morto Massimo Cotto, giornalista e conduttore radiofonico, aveva 62 anni. "Massimo era un conduttore fenomenale ma anche molto di piu'. (Secolo d'Italia)

Per Massimo Cotto camera ardente al Teatro Alfieri

Perché andrebbe innanzitutto capito di quale fra i mille mestieri di Massimo stiamo parlando: Dj? Giornalista? Talent scout? Scrittore? NarrAttore (termine da lui coniato)? Direttore artistico? Geniale alchimista? Incontenibile battutista? E la lista continuerebbe ancora. (La Stampa)

Le parole della moglie, Chiara Buratti sono arrivate sui social pochi minuti dopo l'annuncio di Virgin Radio. «Continua a soffiare nel vento. Un grave lutto che ha colpito il mondo del rock italiano e internazionale. (leggo.it)

Si terranno lunedì nella chiesa del Don Bosco ad Asti i funerali di Massimo Cotto, il giornalista, speaker radiofonico, scrittore che é scomparso questa notte a 62 anni. Una figura poliedrica, un uomo ironico e un professionista preparato che nella sua lunga carriera iniziata nel 1983 ha ricoperto anche il ruolo di assessore comunale alla Culura. (Gazzetta D'Asti)