G7, Borrell gela i tentativi dell'Italia: «Basta scuse, gli Stati Ue arrestino Netanyahu». E Tajani ammette: «Il diritto internazionale parla chiaro»

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Open ESTERI

L'Alto rappresentante uscente Ue demolisce il pressing italiano per trovare un'intesa Europa-Usa sui mandati d'arresto della Cpi e tutelare il leader israeliano. Strada stretta all'ultimo vertice a guida Italia La grana del mandato d’arresto a Benjamin Netanyahu per crimini di guerra a Gaza tiene banco al G7 di Fiuggi, l’ultimo a guida italiana ma pure l’ultimo dell’era Biden. Tra meno di due mesi s’insedia Donald Trump e le due sponde dell’Atlantico s’allontaneranno – la conferma stamattina dei dazi in preparazione da subito ha gelato le speranze degli alleati. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

UE seleziona tre progetti siciliani per la tutela di oceani e mari – Sono tre e tutti siciliani i progetti che sono stati selezionati dall’Unione Europea, nell’ambito della missione “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque“, per ricevere assistenza da parte di esperti internazionali per la loro realizzazione. (PesceInRete)

“Sosteniamo i negoziati in corso per un cessate il fuoco immediato tra Israele e Hezbollah e la piena attuazione della risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. (Il Fatto Quotidiano)

Lo riferiscono i media locali. Netanyahu presenterà anche l'accordo collaterale con gli Stati Uniti, secondo il quale Israele ha libertà di azione per attaccare in Libano per eliminare una minaccia immediata da parte di Hezbollah. (ilmessaggero.it)

Borrell: "Il mandato d'arresto per Netanyahu è un obbligo"

Borrell (Ue): "Non ci sono più scuse per rinviare. Spero che oggi il governo Netanyahu approverà l'accordo di Stati Uniti e Francia. (Fanpage.it)

Plancton a rischio. È allarme per oceani e pesca – Un nuovo studio condotto dall’Università di Bristol, pubblicato su Nature, lancia un segnale d’allarme: se il riscaldamento globale di origine antropica non verrà contenuto, molte forme di vita marina rischiano l’estinzione entro la fine del secolo. (PesceInRete)

"Non si può applaudire quando la corte va contro Putin e restare in silenzio quando la corte va contro Netanyahu. Questo è il tipico esempio dei due pesi e delle due misure per cui tanto veniamo criticati". (La Stampa)