Omicidio Vassallo, Cipriano risponde al gip: "Sono innocente"
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Giuseppe Cipriano, uno dei quattro destinatari della misura cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, è comparso questa mattina davanti al gip del Tribunale di Salerno, Annamaria Ferraiolo, per l’interrogatorio di garanzia. L’imprenditore 59enne, assistito dall’avvocato Giovanni Annunziata, ha risposto per oltre un’ora e mezza alle domande, respingendo fermamente ogni addebito e ribadendo la sua completa estraneità ai fatti che gli vengono contestati. (la Città di Salerno)
Se ne è parlato anche su altri giornali
In causa vengono chiamati anche i fratelli Palladino, imprenditori, gestori di locali, discoteche, lidi. Che coinvolgeva un po’ tutti. (La Stampa)
Non ha risposto alle domande mentre ha parlato replicando agli interrogativi per circa un’ora e mezza dichiarandosi estraneo ai fatti Giuseppe Cipriano, l’imprenditore accusato di aver pianificato l’omicidio dell’allora sindaco di Pollica Angelo Vassallo, il 5 settembre 2010, con i carabinieri Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi e il boss collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. (Tv Oggi)
L’inchiesta sull’uccisione, 14 anni fa, di Angelo Vassallo (foto a sinistra), il ‘sindaco-pescatore’ di Pollica, non si chiude con gli arresti di giovedì: il gip del tribunale di Salerno, nelle 400 pagine dell’ordinanza, scrive che gli esecutori materiali del delitto, avvenuto la sera del 5 settembre 2010, non sono stati ancora "chiaramente individuati", anche se è stato possibile ricostruire movente e organizzazione dell’omicidio, oltre ai depistaggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non è certo, a questo punto, se l'ufficiale possa ... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Quattro arresti, c'è anche l’ufficiale dei carabinieri Angelo Cagnazzo. 7 Chiamatemi don Mimmo L’arcivescovo Domenico Battaglia nella rosa dei nuovi cardinali nominati dal Papa, appuntamento al Concistoro del 7 dicembre. (ilmattino.it)
Un grido raccolto dal magistrato che delegò alle indagini i carabinieri della compagnia di Agropoli perché, come riferito nel corso degli interrogatori dal comandante Annicchiarico, «il sindaco non si fidava dei militari competenti per il suo territorio». (ilmattino.it)