Swelto e la tempesta geomagnetica di Capodanno

Swelto e la tempesta geomagnetica di Capodanno
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

La tempestatempesta geomagnetica di classe G4 del primo dell’anno, all’origine delle intense aurore osservate anche dall’Italia nella notte tra l’1 e il 2 gennaio, ha rappresentato un’occasione unica per verificare il corretto funzionamento del nuovo magnetometro installato a fine novembre all’Inaf di Torino dal team di Swelto per misurare in tempo reale i disturbi del campo geomagnetico associati all’attività solare Uno degli obiettivi del progetto Swelto (Space Weather Laboratory in Turin Observatory) è predisporre presso l’Inaf di Torino nuovi sensori che forniscano misure dei disturbi nello spazio circumterrestre collegati all’attività solare. (Media Inaf)

Su altre fonti

Una tempesta geomagnetica di forte intensità, classificata come G4 (“molto forte”) su una scala che arriva a G5, sta determinando la comparsa di aurore boreali visibili anche a latitudini insolite e quindi nel nostro paese. (LaC news24)

Dove? Ecco le zone dove la popolazione ha potuto salutare il nuovo anno con un evento tanto raro quanto insolito, soprattutto alle nostre latitudini, anche se, negli ultimi tempi abbiamo avuto la fortuna di poterla ammirare con più frequenza. (METEO.IT)

Questo fenomeno, un vero e proprio balletto di luci danzanti nel cielo notturno, è generato dall'interazione tra le particelle cariche del sole e il campo (Io Donna)

Aurore boreali, cicli solari e cieli rossi (anche) in Italia: "Fenomeni in aumento, la nostra stella è più 'attiva' (ma senza effetti sul riscaldamento globale)"

Nella notte di Capodanno le Dolomiti sono state illuminate dall'annunciata aurora boreale. L’agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (NOAA) aveva infatti anticipato l’arrivo di una tempesta geomagnetica che avrebbe creato le condizioni perfette per l'avvistamento del fenomeno luminoso anche nel nostro Paese. (Sky Tg24 )

Fenomeno non paragonabile agli spettacoli che ci hanno regalato i cieli di maggio e ottobre. Ma i social sono impazziti, anche perché quel cielo incantato pareva proprio un augurio per il 2025. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Aurore boreali, cicli solari e cieli rossi (anche) in Italia: "Fenomeni in aumento, la nostra stella è più 'attiva' (ma senza effetti sul riscaldamento globale)" Nel giro di poco più di un anno sono state ben sei le occasioni per osservare, anche alle nostre latitudini, i suggestivi fenomeni determinati dall'attività solare: “La nostra stella – dice a il Dolomiti il fisico (ed ex presidente dell'Asi) Roberto Battiston – sta raggiungendo il picco del suo ciclo undecennale e possiamo aspettarci un aumento di questi fenomeni” (il Dolomiti)