Atreju, il manifesto di Meloni. L’attacco alla sinistra: “Prodi mi critica? Brindo”. Il professore: “Ci ho preso”
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ROMA. Si segna tutto. Ricorda, puntualizza, affonda. Giorgia Meloni si definisce attraverso i suoi nemici. Sono loro, Maurizio Landini, Roberto Saviano, Romano Prodi, i giudici, e poi Elly Schlein e Giuseppe Conte, a scandire i capitoli del suo lungo discorso con i decibel alle stelle. È come il movimento di un’onda, che cresce fino al punto di rompersi, quando la voce sale, e grida tutto il suo … (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
L'intervento di chiusura della premier in chiusura di Atreju, kermesse di FdI (LAPRESSE)
Nessuno sconto. Giorgia Meloni, nell'intervento che chiude la Festa di Atreju al Circo Massimo, si toglie alcuni sassolini dalle scarpe, affila le armi dialettiche e risponde colpo su colpo a una serie di attacchi ricevuti nelle ultime settimane. (il Giornale)
Chi ci ha parlato ha percepito un Romano Prodi non turbato, ma anzi «divertito» dall’intemerata di Giorgia Meloni che sul palco di Atreju ha protestato per i suoi «improperi isterici»: evidentemente — il senso del ragionamento fatto a chi gli stava vicino — Meloni lo ritiene ancora così influente da parlare con quei toni sul palco. (Corriere della Sera)
Atreju e i giovani di destra, anche quest'anno, non (Secolo d'Italia)
«Per la prima volta nella storia siamo diventati la quarta nazione esportatrice al mondo» Già in altri comizi Meloni ha fatto questa dichiarazione, che è fuorviante per vari motivi. (Pagella Politica)
La leader di Fratelli d’Italia, davanti a una platea entusiasta, ha puntato sull’orgoglio della sua maggioranza, rivendicando compattezza e visione politica come elementi di “discontinuità storica” rispetto ai governi precedenti. (Nicola Porro)