Commodity dell'anno: il cacao domina il 2024 con nuovi massimi storici e una performance record
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Il “premio” di commodity dell’anno va al cacao, grazie ad un 2024 contraddistintosi da una performance straordinaria in termini di rendimento di mercato, superando persino asset di tendenza come il Bitcoin. Il rally del future quotato all’ICEUS, che ha portato i prezzi a nuovi massimi storici, è stato sostenuto da una combinazione di fattori che hanno influenzato profondamente il commercio globale, quali un’offerta in difficoltà a causa di condizioni climatiche sfavorevoli ed una contestuale domanda che non ha subito particolari ripercussioni nonostante l’incremento dei costi. (Finanzaonline)
Ne parlano anche altre fonti
Il cacao, ingrediente fondamentale per la produzione di cioccolato e altri prodotti dolciari, ha visto i suoi prezzi impennarsi principalmente a causa di condizioni climatiche avverse. I principali paesi produttori, come la Costa d’Avorio e il Ghana, che insieme forniscono circa il 60% del cacao mondiale, hanno affrontato sfide significative. (Wall Street Italia)
Succede a New York, dov… ROMA – Il cioccolato che state mangiando in queste ore di festa, magari sul pandoro o sul panettone, è costato molto di più dell’anno scorso. E ancora di più potrebbero costare le uova al cioccolato che gusterete per la Pasqua del 2025. (la Repubblica)
Il mercato del cacao, ingrediente fondamentale per la produzione del cioccolato, sta attraversando un periodo di grande difficoltà. Nel corso del 2024, i prezzi hanno registrato un aumento impressionante di circa il 170%, e le proiezioni per il 2025 non sono affatto rassicuranti. (RicettaSprint)
Il 2024 è stato un periodo di notevoli fluttuazioni per le materie prime, con alcuni settori che hanno visto crescite vertiginose, mentre altri hanno subito pesanti ribassi. (GEA)
In Italia il prezzo del burro è cresciuto in media del 44% su base annua: ma quali sono le cause? (Dissapore)
L’aumento dei prezzi è frutto di speculazioni finanziarie: caffè e cacao Così ad un mercato reale che nel caso del caffè vale 130 miliardi di dollari, ne corrisponde uno finanziario che vale, in termini nominali, venti volte tanto. (Valori.it)