Resta l’aumento per otto ministri “È giusto, non siamo parlamentari”

Resta l’aumento per otto ministri “È giusto, non siamo parlamentari”
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la Repubblica INTERNO

ROMA — L’aumento è per pochi, ma pesa molto: oltre 1,3 milioni di euro per portare le indennità di otto ministri e dieci sottosegretari non parlamentari allo stesso livello dei loro colleghi che hanno anche un seggio alla Camera o in Senato. La novità, che arriva con un emendamento della maggioranza alla legge di Bilancio, aggiungerebbe all’indennità di base mensile di circa 10 mila euro lordi (c… (la Repubblica)

Su altri giornali

A maggior ragione con un ventaglio così ampio di incompatibilità con altri incarichi, che penalizza soprattutto i ministri tecnici". "Io credo che sia una cosa di buon senso, perché non è giusto pagare un ministro meno di un altro, a parità di funzioni e responsabilità, solo perché uno non è eletto in Parlamento. (Civonline)

Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla commissione Bilancio durante l’esame della manovra. Allora io voglio credere che invece ci sia ancora la possibilità di cambiare rotta sulla sanità pubblica, di votare insieme questo emendamento e di dare un segnale a tutta Italia”. (Agenzia askanews)

7.193,11 euro al mese. E altri 1.200 per le spese telefoniche e i rimborsi dei viaggi. Ma l’aumento di stipendio per i ministri non parlamentari deciso dal governo Meloni è curioso anche per un altro motivo. (Open)

Lucaselli (FdI): “Scrivere i testi di bilancio è molto complicato, ma da noi nessuna forzatura”

È questa la dimensione dell’aumento di stipendio (più correttamente: indennità) che 18 membri del governo Meloni non eletti in Parlamento, tra ministri (8) e sottosegretari (10), si ritroveranno se passerà un emendamento alla legge finanziaria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Bersagliata dalle opposizioni. Non ancora rinnegata ma neanche difesa, se non da qualche voce isolata di chi sa che rischia di finire fischiato. (ilmessaggero.it)

Roma – “Chi ha esperienza sa bene che la costruzione dei testi che incidono sul bilancio dello Stato è molto complicata, non bastano soltanto le idee. Le manovre sono così”. La deputata di FdI, Ylenja Lucaselli, è uno dei quattro relatori alla manovra. (la Repubblica)