Brugnaro indagato e il centrodestra gelido. Sono iniziate le grandi manovre per il voto del 2025 (e se Zaia...)

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L'HuffPost INTERNO

Dopo la Liguria, Venezia. Dopo l’inchiesta su Giovanni Toti, quella su Luigi Brugnaro. Le vicende, da un punto di vista giudiziario, sono di portata differente: il presidente della Liguria è ancora agli arresti domiciliari, il sindaco di Venezia è solo indagato e non è stato neanche perquisito È stato arrestato, invece, Renato Boraso, assessore alla Mobilità del comune di Venezia. Per lui l’accusa è di riciclaggio, corruzione e falsa fatturazione. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Terremoto nella giunta di Venezia. L'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, è stato arrestato nell'ambito di un'indagine su reati amministrativi svolta dalla Guardia di Finanza e la sua abitazione è stata perquisita. (Sky Tg24 )

Il fascicolo nasce da un esposto depositato in procura da Vanin il 19 ottobre 2021 con 3.200 documenti allegati ed è seguito dai pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini, che lo hanno sentito più volte, direttamente o tramite le Fiamme gialle. (Corriere della Sera)

I Pili, un lembo di terra ancora selvaggia, che si protende sulla laguna come un'oasi, ma a poca distanza da depositi petroliferi, che in decenni hanno inquinato in profondità la terra. L'area prende il nome dai due pilastri in pietra all'imbocco del ponte della Libertà che collega Mestre alla città storica. (ilgazzettino.it)

Venezia, arrestato assessore: corruzione, riciclaggio e falsa fatturazione. Indagato anche il sindaco Brugnaro

E nel merito dell'indagine aggiunge: "L'ipotesi che io abbia potuto agire sui Pili per portare vantaggi in termini di edificabilità e/o varianti urbanistiche è totalmente infondata. Lo afferma in una una nota il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, "a seguito - spiega - della ricezione di un avviso di garanzia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È stato di volta in volta «Mister preferenze», capopopolo della rivolta contro il tram con la protesta diventata celebre per la sedia piazzata sui binari, enfant prodige della destra che a 23 anni vinse la prima elezione nel quartiere di Favaro – più che un luogo di residenza, un’identità e una appartenenza – per 31 anni di fila nelle istituzioni, 27 in consiglio Comunale e mai un’elezione persa. (Corriere della Sera)

A dieci anni dall’inchiesta del Mose che spazzò via una classe dirigente, a Venezia c’è una nuova tempesta giudiziaria, Nella mattinata, con le accuse di corruzione, riciclaggio e falsa fatturazione, è scattata la custodia cautelare in carcere per 18 persone, tra cui l’assessore del Comune di Venezia Renato Boraso. (Il Sole 24 ORE)